estero

Usa, anche Roche valuta la vendita diretta ai pazienti dei suoi farmaci

25 Luglio 2025

Roche sta considerando la possibilità di vendere negli Usa i propri farmaci con obbligo di ricetta direttamente ai pazienti, per ridurre i costi a loro carico. L’ipotesi, secondo quanto dichiarato ieri dai vertici del gruppo farmaceutico, si inserisce nelle trattative in corso con l’amministrazione Trump sui prezzi dei medicinali nel mercato americano.

Un modello di distribuzione “direct-to-consumer”, è l’ipotesi sulla quale si sta ragionando, potrebbe essere applicato a tutti i farmaci dell’azienda svizzera, come ha spiegato il ceo Thomas Schinecker in una call con la stampa. A maggio, il presidente Trump aveva firmato un ordine esecutivo che imponeva alle aziende farmaceutiche riduzioni ai prezzi dei medicinali per allinearli a quelli in vigore all’estero.

La scorsa settimana, Bristol Myers e Pfizer avevano annunciato l’intenzione di iniziare a vendere direttamente ai pazienti statunitensi il loro popolare anticoagulante Eliquis a un prezzo ribassato, anche se soltanto ai clienti che pagano “out of pocket”, cioè in regime privato.

Di norma, i prezzi dei farmaci negli Stati Uniti sono determinati da complesse trattative che coinvolgono i Pharmacy benefit manager (Pbm), broker che negoziano il prezzo di rimborso tra produttori, farmacie e assicurazioni. Il sistema è da tempo sotto accusa per i costi occulti che carica sui listini farmaceutici.

Una fonte dell’industria ha riferito all’agenzia Reuters che i candidati più idonei per il modello Dtc sono i farmaci distribuiti nelle farmacie del territorio come i trattamenti per diabete, patologie cardiovascolari o malattie respiratorie come l’asma, poiché sono più semplici da distribuire e da scontare in caso di acquisto diretto.

Eli Lilly e Novo Nordisk già offrono ai pazienti statunitensi i loro popolari farmaci per la perdita di peso Zepbound e Wegovy, a tariffe inferiori rispetto ai prezzi di listino. Il direttore finanziario di Lilly, Lucas Montarce, ha dichiarato il mese scorso, durante una conferenza di settore, che l’azienda ha condiviso con l’amministrazione Trump i dettagli sull’implementazione del proprio modello Dtc. Schinecker ha affermato che un modello Dtc aiuterebbe a ridurre rapidamente i costi negli Stati Uniti, eliminando il ruolo dei Pharmacy benefit manager.

Il modello, in particolare, potrebbe attrarre non solo i pazienti senza copertura assicurativa o con assicurazione insufficiente, ma anche gli assicurati che versano alle compagnie ticket consistenti sui medicinali: per esempio, se un paziente deve pagare 20 dollari all’assicurazione per un farmaco con un prezzo di listino di 100 dollari, un’offerta Dtc dovrebbe risultare più vantaggiosa.