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Usa, cresce l’allarme sull’uso dei social media da parte dei giovani

26 Maggio 2023

«C’è una crisi nella salute mentale dei nostri giovani e temo che i social media siano uno dei principali responsabili». L’allarme arriva dal Surgeon general della Sanità Usa Vivek Murthy, che in un rapporto pubblicato il 23 maggio avverte degli «effetti estremamente dannosi» di Facebook e altri network sulla salute mentale di bambini e adolescenti. Per Murthy, occorrono studi che aiutino a «comprendere meglio gli influssi dei social media» sui giovani, ma esistono già «abbondanti prove» dei loro effetti negativi.

Diverse ricerche, per esempio, hanno già dimostrato un collegamento tra uso dei social media e insorgenza di sintomi depressivi. Queste piattaforme spingono gli adolescenti a confrontarsi e possono quindi indebolire la loro autostima. Le giovani, in particolare, potrebbero essere le più vulnerabili. L’uso di queste piattaforme, infatti, le espone più dei ragazzi al cyberbullismo o addirittura allo sviluppo di disturbi alimentari, secondo una ricerca citata da Murthy. Tutti i giovani possono anche essere esposti a contenuti «pericolosi», come atti violenti o sessuali.

Le società che gestiscono queste piattaforme, continua il Surgeon general, dovrebbero fissare dei limiti minimi di età per frequentare i social network e introdurre impostazioni predefinite che proteggano meglio la loro privacy. Secondo il Pew Research Center, fino al 95% dei giovani americani dai 13 ai 17 anni afferma di utilizzare un social network, e un terzo di loro lo utilizza «quasi costantemente».

Da tempo i social network e il loro uso da parte dei giovani sono motivo di preoccupazione negli Stati Uniti. Lo stato del Montana, per esempio, ha approvato una legge che dal prossimo anno vieterà TikTok. Lo Utah obbliga i social network a richiedere il consenso dei genitori quando un minore si iscrive alle loro piattaforme.