In una società che si sforza di invecchiare in salute, il ruolo della farmacia non può che essere quello di sempre: «Aiutare le persone a curarsi nella maniera corretta e perseguire stili di vita sani, assieme ai medici e agli altri operatori della sanità». Lo ha detto la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca, intervenendo l’altro ieri alla tavola rotonda organizzata dal Milan Longevity Summit sul tema della transizione industriale. Chiuso ieri dopo dieci giorni di intensi lavori che hanno esplorato il vasto pianeta della longevità, l’evento è stato organizzato (tra gli altri) da BrainCircle Italia, Irccs San Raffaele, università degli Studi di Milano, Fondazione Maugeri e Auser Lombardia e si è avvalso del patrocinio del Comune di Milano, Farmindustria, Federfarma Milano e della Rete città sane dell’Oms.
Tra le parole d’ordine non poteva non esserci la prevenzione e la farmacia ha avuto modo di dire la sua. «In media gli over 65 si recano in farmacia più di una volta al mese» ha ricordato la presidente Racca «anche una volta a settimana o più man mano che avanzano con l’età. Siamo quindi il presidio di prossimità più adatto per fare prevenzione, con screening, vaccinazioni e le altre prestazioni della farmacia dei servizi. Vogliamo investire nella digitalizzazione, anche con l’accesso al Fascicolo sanitario elettronico, e contribuiamo all’accessibilità delle cure anche dal punto di vista economico, per esempio spingendo sull’uso del generico».
In questo ruolo, infine, possono anche germogliare sinergie con altri attori del sistema. «Le cure termali non sono soltanto bellezza ma anche salute» ha ricordato nel corso della tavola rotonda Massimo Caputi, presidente di Federterme «quindi possono trovare corrispondenze con le farmacie del territorio».
