Il Comando operativo di vertice interforze, l’Ordinariato militare e la fondazione Banco farmaceutico Onlus lavoreranno insieme per distribuire farmaci alle fasce indigenti delle popolazioni che risiedono nelle aree di crisi dove operano le Forze armate italiane. E’ quanto prevede l’accordo di collaborazione che Coi, Ordinariato militare e Banco farmaceutico ratificano oggi a Roma alla presenza dell’ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, comandante del Coi, di monsignor Santo Marcianò, Ordinario militare per l’Italia, e di Sergio Daniotti, presidente della Fondazione.
Una volta raggiunte le aree di crisi, i farmaci donati dal Banco farmaceutico vengono distribuiti nell’ambito di specifiche attività di cooperazione civile-militare, pianificate e sviluppate grazie anche al prezioso apporto dei cappellani militari al seguito dei contingenti. Il Banco farmaceutico si impegna invece a finanziare interamente, una volta approvati, i progetti presentati dai contingenti militari nei vari teatri operativi, raccogliendo – principalmente attraverso il sistema delle donazioni aziendali – farmaci e presidi da distribuire gratuitamente alle popolazioni locali.
«Banco farmaceutico» è il commento di Sergio Daniotti «è onorato di poter dare il proprio piccolo contribuito alle operazioni di peacekeeping delle Forze armate italiane, la cui eccellenza in questo campo è riconosciuta a livello internazionale. Siamo convinti che il progetto, avviato per consegnare farmaci alle popolazioni più fragili dei teatri di crisi in cui l’Italia è presente, esprima al meglio la caratteristica capacità del nostro Paese di fare sistema, ovvero di mettere in relazione soggetti per loro natura anche molto diversi».