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Riapre a Chiavari l’Antica Farmacia dei Frati, monumento del XII secolo

13 Giugno 2025

Riapre al pubblico lunedì prossimo (16 giugno) dopo un importante intervento di restauro e risanamento l’Antica Farmacia dei Frati di Chiavari (Genova), spezieria francescana del XII secolo inserita nel complesso monumentale di Capoborgo.

Il recupero dell’antica spezieria è stato reso possibile grazie a un finanziamento di 270mila euro da parte della Regione Liguria nell’ambito del programma “Liguria Rigenera”, che promuove il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio storico e culturale della regione.

I lavori, che si sono concentrati sul consolidamento strutturale e sul restauro artistico, hanno interessato in particolare la volta affrescata, oggi completamente ripristinata, e gli elementi decorativi originari. È stato inoltre realizzato un intervento di rinforzo degli impianti e sono in fase di completamento l’illuminazione, il sistema di riscaldamento e il ripristino della pavimentazione.

La riapertura della Farmacia non rappresenta soltanto il ritorno di un bene culturale alla collettività, ma anche il riscatto di un luogo che ha attraversato oltre sette secoli di storia chiavarese. Le sue origini risalgono al XIII secolo, quando nel 1246 i frati francescani si stabilirono nel convento di San Francesco, edificando nel 1263 anche l’oratorio dei disciplinati. Dopo secoli di attività religiosa e sociale, la spezieria subì il primo grande trauma nel 1810 con il decreto napoleonico che soppresse gli ordini religiosi: i frati furono costretti a lasciare il convento, e la farmacia fu affidata temporaneamente a un laico.

Nel 1815, con il ritorno dei frati, riprese anche l’attività della farmacia, che visse una seconda stagione sotto la guida di Fra Giovanni e poi di Padre Cassini, ultimo speziale conventuale fino al 1864. Dopo la definitiva espulsione dei religiosi, i locali passarono al Comune e furono affidati a farmacisti laici fino al 1975. Da allora, la farmacia ha attraversato un lungo periodo di silenzio: rimanevano solo le scaffalature, qualche strumento antico e la volta affrescata, coperta da un soppalco.