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Assosalute rinnova il Consiglio Direttivo e rilancia la strategia di settore

20 Maggio 2025

Si è tenuta ieri a Roma l’Assemblea annuale di Assosalute, l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione parte di Federchimica. L’appuntamento ha segnato il rinnovo del Consiglio Direttivo, chiamato a guidare l’associazione in una fase di evoluzione per il comparto dei farmaci da banco.

Ecco i nomi dei nuovi componenti: Hilde Borst (Johnson & Johnson), Maurizio Chirieleison (Angelini Pharma), Massimo Geromino (Cooper Consumer Health IT), Francesco Isetta (Opella Healthcare Italy), Paolo Pezza (Zambon Italia), Amedeo Rampino (Fidia Farmaceutici), Simone Rizzo (Upsa Italy), Edoardo Ruffinengo (Schwabe Pharma Italia), Stefano Sacchi (Bayer) e Laura Savarese (Reckitt Benckiser Healthcare Italia).

A un anno dalla sua elezione, il presidente Michele Albero ha tracciato un bilancio di questa prima parte del suo mandato e rilanciato le priorità dell’associazione: «Questo mio primo anno di Presidenza è stato impegnativo e ricco di confronti sul futuro del settore» ha dichiarato. «La visione strategica che quest’oggi abbiamo condiviso sarà fondamentale per accompagnare Assosalute in un percorso di crescita che punta non solo a rafforzare il posizionamento del nostro comparto, ma anche a promuovere un’alfabetizzazione sanitaria più diffusa e consapevole. Il nostro obiettivo è contribuire a un sistema salute in cui le persone siano informate, autonome e in grado di gestire con responsabilità i piccoli disturbi quotidiani».

Nel corso dell’anno, l’associazione ha lavorato su temi cruciali come l’attuazione del Decreto Tracciatura, il rafforzamento della comunicazione istituzionale e la conclusione della campagna di educazione digitale “Non mi scadere sui farmaci”, focalizzata sul corretto smaltimento dei medicinali scaduti.

In un contesto segnato dalla pressione sul Servizio sanitario nazionale, Assosalute intende rafforzare il ruolo dei farmaci da banco come leva strategica per una sanità più accessibile e sostenibile, promuovendo una cultura della salute basata su informazione e responsabilità condivisa.