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Braccialetti elettronici, Nordio: «In caso di pericolo, rifugiarsi in farmacia»

16 Maggio 2025

Durante il question time alla Camera di ieri, il ministro della Giustizia Carlo Nordio è intervenuto sul tema dei braccialetti elettronici “antistalking”, alla luce dei recenti casi di femminicidio che hanno riacceso l’attenzione sull’efficacia dello strumento. In particolare, il ministro ha illustrato i limiti tecnici del dispositivo e sottolineato la necessità di affiancare al controllo elettronico una strategia di protezione attiva delle vittime.

«Il funzionamento del braccialetto elettronico è molto spesso incompatibile con i mezzi di trasporto delle persone» ha spiegato Nordio. «Nel momento dell’allarme nei confronti di una persona, molto spesso la vittima si trova a una distanza non compatibile con l’intervento delle forze dell’ordine». Da qui, l’indicazione del Ministro a valutare anche forme di difesa immediata in caso di pericolo imminente: «Dobbiamo dare un’allerta alla vittima, affinché sia in grado, nel momento in cui coglie questo momento di pericolo, di trovare delle forme di autodifesa, magari rifugiandosi in una chiesa o in una farmacia, in un luogo più o meno protetto».

Il sistema di braccialetto elettronico antistalking si compone di tre elementi:

– il braccialetto, installato alla caviglia della persona sottoposta a misura cautelare;

– il dispositivo “track”, associato al braccialetto, che utilizza il GPS per rilevare la posizione dell’indagato o imputato;

– il dispositivo “Vtu”, assegnato alla vittima, che permette di geolocalizzarla e monitorare eventuali violazioni del divieto di avvicinamento, solitamente fissato a 500 metri.

Il Vtu, che deve essere sempre portato con sé, riceve un segnale d’allarme nel caso in cui l’aggressore entri nel raggio di interdizione, attivando contestualmente la centrale operativa delle forze dell’ordine. L’obiettivo è permettere un intervento tempestivo e, nel contempo, fornire alla persona minacciata il tempo necessario per mettersi al sicuro.

Nel suo intervento alla Camera, Nordio ha quindi ribadito l’importanza di affiancare alla tecnologia una maggiore consapevolezza dei rischi e delle possibili reazioni: la farmacia, al pari della chiesa, è stata indicata come possibile presidio sicuro, in quanto luogo pubblico e presidiato, facilmente accessibile e riconoscibile.

Il tema del braccialetto elettronico resta oggetto di analisi e aggiornamento da parte del ministero, che ha confermato l’intenzione di continuare a lavorare su protocolli operativi e sinergie con le forze dell’ordine, anche per colmare le attuali difficoltà di gestione del sistema.