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Ccnl dipendenti farmacie pubbliche, convergenza su volontarietà servizi

25 Giugno 2025

Mentre la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei dipendenti di farmacia ristagna – e in tutta Italia si susseguono le manifestazioni dei sindacati confederali – procede invece il confronto al tavolo “collaterale” dove si sta negoziando il nuovo contratto dei dipendenti di farmacia pubblica. Con alcune significative differenze di passo: in tema di servizi, per esempio, la piattaforma che Assofarm ha proposto nell’incontro di ieri con le sigle confederali contempla una sorta di protocollo che mantiene volontaria la scelta del collaboratore di svolgerli.

Sempre in tema di farmacia dei servizi, la bozza di protocollo punta a regolamentare recesso, riconoscimenti economici (indennità), responsabilità del datore e del lavoratore, tutele in materia di sicurezza e qualità del servizio, con l’obiettivo da un lato di favorire l’adesione dei farmacisti allo svolgimento delle prestazioni e dall’altro spingere le aziende a proporle e svilupparle.

In tema di coperture assicurative, invece, il sindacato delle farmacie pubbliche ha espresso la propria disponibilità alla copertura assicurativa per colpa grave, ma soltanto per coloro che svolgono i servizi in farmacia.

Per le sigle confederali, invece, la copertura assicurativa dovrebbe riguardare tutti i farmacisti che già oggi svolgono attività interscambiabili. Quanto alla proposta di protocollo sui servizi, l’opinione dei sindacati confederali è che nell’affrontare un tema così complesso «si debbano tenere in considerazione tutte le variabili», pensando magari a «un periodo sperimentale».

Infine, i confederali hanno ribadito «la necessità di una valorizzazione complessiva delle professionalità presenti nella farmacia, perché consapevoli che l’evoluzione che sta vivendo questo settore incide sul maggiore livello professionale di tutti gli addetti compreso coadiutori, commessi di farmacia, commessi di magazzino, vicedirettori, direttori eccetera. È per questo che si ritiene necessario un miglioramento in termini di inquadramento per alcune figure professionali». Assofarm, invece, propende per la valorizzazione limitati alla sola figura del direttore di farmacia.