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Cribis: solo una farmacia su tre paga con puntualità i propri fornitori

26 Ottobre 2018

Tendono a peggiorare i tempi con cui le farmacie e gli esercizi di vicinato pagano i loro fornitori: salda puntualmente meno di un terzo delle imprese, valore in netto calo rispetto al 48% del 2010. E’ quanto rivela lo studio condotto da Cribis, società del gruppo Crif specializzata nella business information, e anticipato ieri da Sanità24, il portale del gruppo Sole 24 Ore. L’analisi prende in considerazione 51mila aziende del settore farmaceutico della distribuzione, 40mila tra farmacie ed esercizi del commercio al dettaglio (numero che andrà indagato, perché appare nettamente sovradimensionato) e quasi 11mila aziende della distribuzione intermedia (altra cifra da approfondire). E i dati – aggiornati a settembre – dicono che tra farmacie e dettaglianti è puntuale soltanto il 29,6% delle imprese, mentre il 10,8% registra ritardi superiori ai 30 giorni.

Forti le differenze a livello regionale: nel Nord-est il numero delle farmacie in regola con i pagamenti sale al 41%, nel Nordovest scende al 34,5% e nel Sud e isole crolla al 20,2%. Per Cribis si tratta di numeri che fanno scattare un campanello d’allarme sul settore della distribuzione farmaceutica, morsa da una crisi che fa fatica ad andarsene a causa della stretta sulla spesa farmaceutica convenzionata. Basti dire, a riprova, che in media a livello nazionale è puntuale nei pagamenti il 36% delle imprese.

Va un po’ meglio, dice lo studio di Cribis, nella distribuzione intermedia del farmaco: è puntuale il 32% delle imprese mentre registra ritardi superiori ai 30 giorni il 7,8%. Non solo: rispetto al 2010 cresce di oltre dieci punti la fetta di aziende che rispettano le scadenze. Anche se, ancora una volta, a livello territoriale si registrano differenze significative: nel Nord-est è puntuale il 37,7% delle imprese, nel Nord-ovest la percentuale scende al 36,5 e nel Sud e Isole cala ulteriormente, al 23,7%.