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Decreto liste d’attesa, il governo valuta “declassamento” a ddl

1 Giugno 2024

Il decreto legge sulle liste d’attesa con le norme che aggiornano la legislazione sulla farmacia dei servizi (nuove attività, uso di locali separati eccetera) rischierebbe di finire… in lista d’attesa. Quella, per intenderci, dei disegni di legge che aspettano in coda davanti alle Camere l’inizio dell’iter di conversione. È quanto ipotizza un articolo pubblicato ieri da Quotidiano Sanità, secondo il quale il Governo starebbe valutando di trasformare il decreto legge in un disegno di legge, cosa che gli farebbe perdere la connotazione dell’urgenza.

Una decisione dovrebbe essere presa nella seduta del Consiglio dei ministri in programma martedì prossimo, 4 giugno, quando verrà valutata la copertura economica: servirebbe almeno un miliardo e mezzo, scrive il giornale, al momento ci sarebbero soltanto 300 milioni e con le elezioni europee ormai prossime (8-9 giugno) il governo vuole assolutamente evitare passi falsi.

Passasse la scelta di “declassare” il provvedimento da decreto a disegno di legge, gli effetti per le norme della farmacia dei servizi sarebbero paradossali: perché in coda davanti alle Camere c’è già il ddl Semplificazioni, che il governo aveva varato a fine marzo e al cui interno già figuravano le stesse misure. Per di più si tratta del secondo ddl che reca questo nome, perché nella stessa coda attende ormai dal dicembre scorso anche il primo ddl Semplificazioni, che invece delegava alle farmacie la ripetizione delle ricette destinate ai pazienti cronici.

Il ministero della Salute, in sostanza, aveva approfittato del decreto sulle liste d’attesa per abbreviare l’iter delle nuove norme sulla farmacia dei servizi, ora invece il rischio è che l’ingorgo si faccia ancora più intricato. Se ne saprà di più tra pochi giorni.