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Deloitte, due italiani su cinque hanno usufruito della farmacia dei servizi

7 Settembre 2024

Sono il 42% gli italiani che dichiarano di avere usufruito nel 2023 di almeno una prestazione della farmacia dei servizi, in calo di dieci punti rispetto all’anno precedente. Ciò nonostante, il livello di soddisfazione per i servizi rimane alto (87%, con un 25% molto soddisfatto). È una delle evidenze che emergono dalla IV edizione di Outlook Salute Italia, l’indagine di Deloitte che indaga sul rapporto tra italiani e servizio sanitario.

Nel 2023, dice la ricerca, il 29% del campione (-3% rispetto all’anno prima) ha dichiarato di avere dovuto rinunciare a qualche cura. Il motivo principale è quello economico (69%) e viene citato da tutte le fasce di reddito, con un peso maggiore (ovviamente) su quelle più deboli. Tra coloro che dichiarano di aver dovuto rinunciarci, 4 su 10 lamentano liste d’attesa eccessivamente lunghe, anche se per tutti il ruolo del Ssn resta comunque centrale ed è la prima opzione per le attività di prevenzione (49%).

Il Pubblico, in particolare, resta la prima opzione soprattutto per attività di prevenzione (49%), interventi chirurgici maggiori (42%) e interventi minori ambulatoriali (33%), ma tutti i valori risultano in calo rispetto al pre-pandemia. Aumenta la tendenza ad affidarsi a servizi in libera professione e in intramoenia in strutture pubbliche o in strutture private convenzionate, per esempio negli esami di laboratorio dove si registra negli ultimi tre anni una crescita del 22% del Privato o del Privato convenzionato e una contrazione speculare del Pubblico.

Il giudizio degli italiani sul Sistema Salute resta invece stabile: il Pubblico rimane sulla sufficienza, al 6,3 anche quest’anno, il Privato prende 7 ma perde un decimale rispetto allo scorso anno. Avanza invece la trasformazione digitale della sanità: il 54% degli italiani prenota prestazioni online, il 58% riceve referti digitali, il 38% usa servizi e piattaforme digitali per informarsi o scegliere professionisti sanitari e il 45% condivide referti in modalità digitale. Le opportunità legate alla digitalizzazione della sanità che gli italiani apprezzano sono facilità di accesso (48%), la maggiore scelta di servizi (36%) e la continuità delle cure (29%). Tuttavia, il 46% teme di perdere il contatto diretto con i medici, e il 29% segnala complessità nell’accesso e utilizzo degli strumenti digitali, mentre il 31% dichiara la mancanza di competenze digitali.