«La farmacia dei servizi è un’opportunità per i cittadini: monitoraggi e screening portano la prevenzione in ogni angolo del Paese attraverso la capillare rete delle croci verdi». Parte da questo passaggio il comunicato con cui ieri Federfarma ha risposto alle dichiarazioni rilasciate poche ore prima da Vincenzo D’Anna, presidente della Fnob (Federazione nazionale degli Ordini dei biologi), nel corso della manifestazione che ha riunito oltre mille biologi italiani a Roma, all’Auditorium Ennio Morricone.
L’iniziativa, organizzata dalla Fnob per «tutelare e implementare le prerogative professionali riconosciute alla categoria», ha messo in evidenza le crescenti preoccupazioni del comparto laboratoristico. «La straordinaria partecipazione testimonia la crescente preoccupazione dei biologi italiani rispetto a iniziative che, da troppi anni, non valorizzano e tutelano le specifiche competenze dei laboratori clinici», ha dichiarato D’Anna nel suo intervento.
Ma il passaggio che ha innescato la replica del sindacato dei titolari riguarda proprio il rapporto con le farmacie. «Noi non siamo i nemici della farmacia dei servizi» ha precisato il presidente Fnob «ma i difensori delle specifiche competenze e prerogative dei biologi italiani. Salvaguardando la rilevanza delle funzioni dei biologi, difendiamo la salute degli italiani e gli investimenti fatti nelle nostre strutture». E ancora: «Vogliamo ribadire che la Fnob è disponibile e aperta al confronto. In un quadro di regole chiare e condivise, siamo pronti a lavorare insieme alle farmacie italiane per rafforzare la sanità territoriale».
Parole che Federfarma dice di accogliere con favore, ma non senza ribadire il valore della nuova Convenzione tra farmacie e Ssn, in vigore dal 6 marzo scorso, che secondo il sindacato dei titolari va già nella direzione auspicata da D’Anna: «Federfarma conferma che è anche interesse delle farmacie avere regole chiare per l’erogazione dei servizi che tutelino sia gli utenti sia gli operatori. La nuova Convenzione tiene conto delle richieste e delle esigenze espresse dalle Regioni e ratificate dalla Conferenza Stato-Regioni».
Per questo, il sindacato auspica che le parole del presidente della Fnob segnino un punto di svolta. «Federfarma prende atto con favore delle dichiarazioni rilasciate oggi dal Presidente della Fnob riguardo al fatto che i biologi non sono nemici della farmacia dei servizi, ma intendono difendere le specifiche competenze dei laboratori clinici. Confida che questa presa di posizione ponga fine a incomprensioni e polemiche sterili che creano incertezza e finiscono per penalizzare i cittadini».
Infine l’apertura al confronto, purché coordinato dalle istituzioni: «Qualora il ministero della Salute riterrà di aprire un tavolo di confronto aperto alla partecipazione non solo degli Ordini, ma anche delle Associazioni professionali» conclude Federfarma «siamo pronti a dare il nostro contributo costruttivo in quella sede per definire le modalità di collaborazione con gli altri professionisti, nell’ottica di individuare soluzioni positive per tutti, in primis per gli utenti del Ssn».
«Noi già stiamo lavorando con i biologi per costruire sulla farmacia dei servizi una collaborazione tra le due professioni» ricorda la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «tant’è vero che un mese fa abbiamo sottoscritto con l’Ordine dei biologi lombardo un protocollo d’intesa che apre la porta a sinergie nel rispetto delle specifiche competenze e della normativa vigente».