Non parte bene il ricorso di una trentina di laboratori contro la delibera della Regione Lazio del 19 giugno scorso sulla sperimentazione della farmacia dei servizi allargata alle prestazioni di telemedicina. Con un’ordinanza pubblicata giovedì scorso (24 giugno), il Tar Lazio ha infatti respinto la richiesta dei ricorrenti di sospensione cautelare del provvedimento per assenza «dei presupposti di estrema gravità e urgenza».
In sostanza, scrivono i giudici, dalla «contestata sperimentazione» discende per i laboratori «un pregiudizio di natura prettamente economica, derivante dalla potenziale sottrazione di una quota di mercato e di clientela». Mancano di conseguenza i presupposti per la sospensiva, «considerato che tale pregiudizio non riveste carattere di irreversibilità né integra un danno irreparabile di eccezionale gravità», visto che gli stessi ricorrenti non hanno prodotto stime delle perdite arrecate dalla delibera.
Rigettata la richiesta di misure cautelari, il Tar Lazio ha fissato per il prossimo 9 settembre la camera di consiglio per la trattazione dell’istanza.