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Ffp2, firmato l’accordo tra Figliuolo e farmacie: prezzo «contenuto» 0,75 euro

4 Gennaio 2022

Riguarda la vendita delle mascherine ffp2 a «prezzi contenuti» il nuovo accordo firmato ieri dal Commissario per l’emergenza covid con i tre sindacati di categoria Federfarma, Assofarm e FarmacieUnite. Il protocollo, nell’aria da giorni, discende dalle ultime disposizioni del Governo in materia di contenimento della pandemia, che impongono l’obbligo delle ffp2 a chi viaggia sul trasporto pubblico o frequenta cinema, musei, teatri o locali d’intrattenimento. E i contenuti ricordano da vicino l’accordo dell’agosto scorso sui tamponi antigenici: il prezzo al pubblico concordato dai firmatari ammonta a 0,75 euro al pezzo (con eventuali ribassi in caso di confezioni o acquisti multipli), che le farmacie possono praticare fin d’ora, in attesa di aderire formalmente al protocollo tramite dichiarazione da compilare online sul Sistema Ts (disponibile a breve).

Attenzione però: il prezzo calmierato non si applica a tutte le mascherine di tale categoria, ma soltanto a quelle che rispettano i cosiddetti «requisiti minimi»: conformità alla norma En 149:2001+A1:2009 o alla norma Uni En 149:2009 con Classe di protezione ffp2; conformità al Regolamento 2016/425 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 marzo 2016; certificazione Ce rilasciata da Organismo notificato autorizzato; valutazione della conformità alla Categoria III, come disciplinato dall’articolo 19 del Regolamento 2016/425; assenza della valvola di espirazione, per proteggere anche l’ambiente; presenza delle Istruzioni e delle Informazioni di cui al punto 1.4 dell’Allegato II del Regolamento 2016/425; non riutilizzabilità.

Al contrario del protocollo sulle mascherine chirurgiche a prezzo calmierato sottoscritto nella primavera 2020 dall’allora commissario Arcuri, poi, la nuova intesa non interviene sui margini dei grossisti. A toccare il tema provvede allora Federfarma nazionale, che nella circolare diffusa ieri per divulgare l’accordo afferma di avere «già intrapreso i dovuti contatti con le organizzazioni della distribuzione intermedia per garantire alle farmacie un prezzo di acquisto adeguato rispetto al corrispettivo massimo di cessione al pubblico di euro 0,75».

Nella circolare, poi, il sindacato ricorda che «solo una piena adesione delle farmacie associate potrà confermare, ancora una volta, l’attenzione che le farmacie stesse rivolgono quotidianamente ai bisogni di salute della cittadinanza. Inoltre, l’auspicabile massiccia partecipazione delle farmacie confermerebbe l’alto livello reputazionale di cui attualmente godono e favorirebbe i rapporti con le Istituzioni per le prossime iniziative della categoria».