filiera

Gliflozine, in Gu la determina: 13 i farmaci coinvolti, alle Regioni sconti riservati

8 Luglio 2025

Tredici specialità di quattro aziende farmaceutiche, due delle quali risultano attualmente non in commercio. È l’elenco delle specialità a base di gliflozine per le quali l’Aifa ha disposto il passaggio dal canale della diretta-dpc a quello della convenzionata in base alla determina pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 4 luglio scorso. I farmaci interessati dal provvedimento sono, nell’ordine, Forxiga, Edistride, Xigduo, Ebymect e Qtern di AstraZeneca, Jardiance, Synjardy, e Glyxamby di Boehringer Ingelheim, Invokana e Vokanamet di Laboratori Guidotti, Steglatro, Segluromet e Steglujan di Msd.

Di questi, due risultano attualmente non in commercio (Edistride ed Ebymet) e otto vengono già distribuiti dalle farmacie della Lombardia in classe A, su disposizione regionale adottata prima ancora che entrasse in vigore la nuova remunerazione: Synjardi, Invokana, Vokanamet, Steglatro, Segluromet Qtern, Glyxambi e Steglujan.

La riclassificazione, come specifica la stessa determina, entrerà in vigore dal prossimo 19 luglio ma per valutarne gli effetti sarà necessario attendere che le singole Regioni recepiscano il provvedimento e soprattutto smaltiscano le scorte accumulate dalle Asl per la distribuzione diretta. Servirà quindi qualche mese, come già accaduto per le gliptine un anno fa: la determina dell’Aifa entrò in vigore a maggio ma in molte Regioni si dovette attendere l’estate inoltrata perché le farmacie cominciassero a dispensare questi farmaci in classe A.

Da segnalare infine l’allegato della determina che ufficializza gli accordi di riservatezza stipulati dall’Aifa con le aziende farmaceutiche per assicurare alle Regioni che lo switch non comprometta i conti della spesa convenzionata: i produttori, in sostanza, si sono impegnati a riconoscere uno sconto soggetto a clausola di confidenzialità (cioè riservato nell’entità) che le aziende stesse gireranno alle amministrazioni regionali nell’ambito del payback dell’1,83% introdotto dal d.lgs 78/2010. Si tratta di una misura che non coinvolge in alcun modo le farmacie, poiché le somme dovute vengono versate direttamente dalle imprese in due tranche semestrali.