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Green pass falsi, svelata banda che rubava le credenziali alle farmacie

16 Dicembre 2021

Rubavano alle farmacie le loro credenziali di accesso ai sistemi informativi regionali per generare falsi green pass che venivano poi rivenduti a chi voleva evitare vaccinazioni e antigenici. E’ la truffa smascherata da un’indagine condotta dalla Procura di Napoli in collaborazione con il servizio di Polizia postale e delle Comunicazioni, che ieri ha fatto scattare una quarantina di perquisizioni in diverse regioni italiane, 67 sequestri preventivi di materiale proveniente da siti web “civetta” e 15 avvisi d’indagine.

Le credenziali, hanno appurato gli inquirenti, venivano sottratte alle farmacie in vari modi: e-mail provenienti in apparenza da enti del servizio sanitario che chiedevano al farmacista di collegarsi a un sito clonato in modo da carpire user e password; telefonate di sedicenti tecnici regionali che si facevano dettare per voce le credenziali oppure convincevano il farmacista a installare un software di assistenza che in realtà rubava e trasmetteva i codici; sms con avvisi vari diretti comunque a ingannare il farmacista.

In questo modo, la banda di hacker è riuscita a penetrare nei sistemi informatici di Campania, Lazio, Puglia, Lombardia, Calabria e Veneto, e generare falsi green pass intestati a persone mai vaccinate o “tamponate”. Agli inquirenti risultano per ora 120 certificazioni contraffatte, che recano le identità di residenti nelle province di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno, Bolzano, Como, Grosseto, Messina, Milano, Monza, Reggio Calabria, Roma e Trento.

Da notare che a mettere la Polizia postale sul chi vive è stata la cautela di alcune farmacie che, proprio per prevenire indebite intrusioni, avevano inserito sulle loro piattaforme un sistema di allarme. Le prime segnalazioni sono scattate da Napoli il che spiega l’intervento della procura partenopea. Sono stati analizzati dati di connessione, tabulati telefonici, caselle e-mail e le altre tracce lasciate dagli hacker, dalle quali potrebbero spuntare – avvertono gli inquirenti – nuovi filoni d’indagine.