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Manovra 2022, aumenta di 430 mln il tetto della spesa farmaceutica per gli acquisti diretti

11 Novembre 2021

Nel 2022 il tetto sulla spesa farmaceutica per gli acquisti diretti (cioè ospedaliera più dd-dpc) crescerà di oltre 430 milioni di euro, per poi lievitare ancora nel 2023 e nell’anno successivo. E’ quanto dispone all’articolo 96 la bozza della Manovra per il 2022 approvata a fine ottobre dal Consiglio dei ministri e poi raffinata nei giorni successivi. Si tratta del provvedimento di più diretto interesse per le farmacie, ch sono comunque toccate anche da altre delle misure impartite dal testo (per esempio l’abbassamento dal 22 al 10% dell’iva sugli assorbenti femminili, di cui avevamo già parlato).

L’incremento del tetto sugli acquisti diretti è strutturale e non ha alcun effetto (né positivo né negativo) sulla spesa convenzionata, il cui finanziamento rimane fermo al 7% del Fondo sanitario. La spesa per farmaci di Asl e ospedali invece sale dal 7,65% di quest’anno all’8% del 2022, quindi all’8,15% l’anno dopo e infine all’8,30% nel 2024. Di conseguenza, il budget complessivo di cui beneficia la spesa farmaceutica sale dall’attuale 14,65% al 15,20% (2022), poi al 15,35% (2023) e infine al 15,50% (2024).

 

Anno Tetto convenzionata Tetto acquisti diretti Tetto farmaceutica*
2021 7% 7,65% 14,85
2022 7% 8% 15,20%
2023 7% 8,15% 15,35%
2024 7% 8,30% 15,50%

(*) Compreso lo 0,2% per i gas medicinali

 

«Queste percentuali» prosegue l’articolo 96 «possono essere annualmente rideterminate, fermi restando i valori complessivi, in sede di predisposizione del disegno di legge di bilancio, su proposta del ministero della Salute, sentita l’Aifa, d’intesa con il ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla base dell’andamento del mercato dei medicinali e del fabbisogno assistenziale». L’attuazione di nuovi tetti, avverte ancora il testo «è subordinata all’aggiornamento annuale da parte dell’Aifa dell’elenco dei farmaci rimborsabili dal Ssn, sulla base dei criteri di costo e di efficacia e all’allineamento dei prezzi dei farmaci terapeuticamente sovrapponibili».

Come si ricorderà, il decreto legge 41/2021 ha riconosciuto alle farmacie una remunerazione aggiuntiva che incrementa i ricavi della convenzionata di 50 milioni per il 2021 e di 150 milioni per il 2022.