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Ministero valuta vaccinazione antiflu in farmacia per fasce protette

22 Luglio 2022

Medici di famiglia contro farmacie, in Piemonte, sull’organizzazione della campagna antinfluenzale 2022-2023. La contrapposizione, come riferisce in un articolo La Stampa, è emersa l’altro ieri quando Regione e sindacati della mg si sono incontrati per sottoscrivere l’intesa che fissa a 9 euro il compenso riconosciuto ai generalisti in caso di somministrazione della quarta dose nel loro studio.

Nell’occasione, Fimmg e Smi hanno criticato aspramente l’eventualità che nella prossima stagione le farmacie vengano autorizzate a vaccinare contro l’influenza non soltanto i pazienti che richiedono la profilassi in regime provato (fascia C) ma anche le cosiddette categorie protette. Come riferisce La Stampa, è un’ipotesi contemplata da una bozza di protocollo che è ancora all’esame ministero della Salute e Federfarma (o meglio, lo era prima che si concretizzasse la crisi di governo).

«Se la Regione sottoscrivesse con le farmacie un accordo di questo genere» ha avvertito Antonio Barillà, segretario Smi Piemonte «sarebbe mortificante per i medici di famiglia. Ne trarremmo le dovute conseguenze, innanzitutto la nostra adesione alla vaccinazione anti-Covid».

«È ancora tutto in ballo» risponde al quotidiano Federfarma Piemonte «comunque per noi non si tratterebbe di vaccinare le categorie protette nel loro insieme, ma solo una parte». Intanto, il sindacato ha chiesto alla Regione che nella prossima stagione i vaccini antinfluenzali vengano distribuiti ai mmg dalle Asl e non più dalle farmacie (tramite i loro grossisti): troppi problemi da gestire, e forse anche i costi non sono più quelli di un tempo.