Terza proroga per il secondo avviso pubblico della Missione 5, Componente 3, Investimento 2 del Pnrr, diretto al finanziamento di interventi a favore delle farmacie ubicate nei comuni fino a 5mila abitanti. Con un decreto datato 24 luglio, la Struttura di missione Pnrr – Ufficio V della presidenza del Consiglio dei ministri ha posticipato dal 24 luglio al 23 settembre il termine entro il quale le farmacie rurali intenzionate a partecipare al bando devono registrarsi allo sportello telematico della piattaforma ministeriale e dal 31 luglio al 30 settembre la scadenza entro la quale inviare la domanda di partecipazione.
L’ulteriore rinvio, come recita lo stesso decreto, nasce dalla volontà «di dare seguito alle esigenze manifestate, al fine di perseguire efficacemente gli obiettivi della misura», in altri termini raccogliere ulteriori adesioni per arrivare ai target prefissati, ossia «almeno 500 farmacie rurali entro dicembre 2023 e 2.000 farmacie rurali entro giugno 2026».
Ma quali sono i numeri al momento? Secondo quanto riporta Federfarma, che cita dati della Struttura di missione, sarebbero 1.983 le farmacie che hanno completato il processo di registrazione e 1.379 quelle con domande di contributo definitivamente trasmesse. Per il sindacato, si può stimare che alla chiusura le farmacie partecipanti si avvicineranno in totale alle 2.400, quindi in linea con il target. Piuttosto, rischia di restare nelle casse pubbliche una parte cospicua delle risorse messe in assegnazione: sugli 81,5 milioni di euro stanziati per il secondo bando, infatti, una trentina soltanto sono quelli che al momento verrebbero impegnati dalle domande pervenute finora, per una media di circa 20mila euro a farmacia (a fronte di una disponibilità teorica di 44mila per richiedente). Le stime, in altri termini, dicono che se questo dovesse restare il trend, alla fine verrebbero effettivamente spesi soltanto 50 dei 100 milioni di euro preventivati, ossia la metà circa.