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Rapporto Ossif, calano rapine e furti in farmacia e in quasi tutti gli altri canali

5 Dicembre 2018

Calano del 18,6% le rapine ai danni delle farmacie, dalle 832 del 2016 alle 677 dell’anno dopo. Soltanto le banche e gli uffici postali fanno registrare una contrazione maggiore (rispettivamente del 31,7 e del 29,5%), mentre i distributori di carburante lamentano addirittura un incremento degli attacchi, del 4,1%. Sono i dati principali dell’ultimo Rapporto dell’Ossif, l’Osservatorio intersettoriale sulla criminalità voluto dall’Associazione banche italiane (Abi) e partecipato da Federfarma, Assovalori, Confcommercio, Federazione italiana tabaccai, Federdistribuzione, Poste italiane e Unione petrolifera. La fotografia che ne risulta riferisce di un consistente e generalizzato decremento delle rapine: nell’ultimo quinquennio gli assalti sono in calo in tutti i canali monitorati, con le banche a guidare la classifica (-70,1%) e le farmacie in terza posizione (-46,1%) a un’attaccatura dagli uffici postali (-46,4%). Ne consegue una netta diminuzione dell’indice di rischio, ossia il rapporto tra punti vendita e assalti, che nel caso delle farmacie in cinque anni quasi si dimezza, da 7 a 3,6. Il canale rimane comunque al secondo posto in classifica, parecchie lunghezze dietro alla gdo (indice di rischio 11,6) ma davanti a uffici postali (2,3) e distributori di benzina (1,5).

 

Nessuna variazione di rilievo, invece, nella distribuzione regionale delle rapine in farmacia: un quarto dei casi riguarda la Lombardia (dove però si registra un calo degli assalti del 27%, dalle 260 del 2016 alle 189 del 2017), seguono il Lazio con 91 rapine e il Piemonte con 84. A livello provinciale la più colpita è Milano con 134 rapine (-36% sul 2016), quindi Roma (82 rapine), Torino (80), Napoli (54) e Palermo (47). Registrano cali 42 province, tra le quali la già citata Milano (da 208 a 134 rapine), Roma (da 116 a 82), Palermo (da 75 a 47), Catania (da 37 a 13) e Napoli (da 70 a 54).

 

In calo anche i furti, che scendono dai 1.036 del 2016 ai 1.021 dell’anno successivo (-1,4%). In questo caso però la tendenza nel quinquennio è molto più incerta, con un picco di 1.139 episodi nel 2014 e poi un andamento contrastato negli anni successivi. E quest’anno la curva potrebbe ricominciare a salire: secondo quanto riferito dal tesoriere di Federfarma, Roberto Tobia, in una recente intervista ad Adnkronos, nel 2018 le farmacie italiane avrebbero già registrato 830 furti.