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Sciopero dipendenti, Federfarma: le farmacie hanno garantito la continuità del servizio

8 Novembre 2025

Lo sciopero nazionale dei dipendenti di farmacia del 6 novembre non ha avuto effetti sulla continuità del servizio farmaceutico. È il bilancio dell’agitazione che traccia Federfarma nel comunicato con cui ieri ha dato conto dei numeri provenienti dalle segnalazioni delle farmacie associate: circa settemila gli esercizi che hanno inviato dati, dai quali emergerebbe un tasso di adesione allo sciopero pari a meno del 15% del personale in servizio nella giornata; inoltre, il 95% delle farmacie (sempre tra le segnalanti) avrebbe rispettato la quota minima di personale richiesta dalla Commissione di garanzia sugli scioperi, ossia un terzo dell’organico in servizio.

Federfarma, continua la nota, sta procedendo anche alla raccolta delle segnalazioni relative a eventuali violazioni delle prestazioni minime, come richiesto dalle Autorità competenti e sempre nel rispetto della privacy. Al di là dei numeri, l’associazione attribuisce la regolarità del servizio al «solido rapporto di natura professionale tra titolari e collaboratori» e alle «buone condizioni che caratterizzano il lavoro in farmacia». Ringrazia quindi i farmacisti che hanno garantito l’erogazione delle prestazioni «con grande senso di responsabilità, evitando disagi ai cittadini».

Sul piano contrattuale, Federfarma ricorda di avere già proposto un incremento salariale di 180 euro mensili e si dice disponibile a discutere forme aggiuntive di remunerazione, incluse premialità e misure di welfare anche attraverso i benefici fiscali disponibili, per migliorare il reddito e la qualità della vita dei collaboratori. La priorità, ribadisce, è giungere rapidamente al rinnovo del Ccnl attraverso un confronto «costruttivo» con tutte le organizzazioni sindacali disponibili al dialogo sulla piattaforma proposta, «assicurando altresì la libertà di rappresentanza sindacale costituzionalmente garantita».

Alla richiesta di riprendere il negoziato si associa la Fofi, che in una nota diffusa ieri invita le parti a riaprire quanto prima il tavolo, con l’obiettivo di arrivare in tempi brevi alla definizione del nuovo contratto. La Federazione torna a sollecitare il riconoscimento del ruolo sanitario del farmacista collaboratore: «Si rinnova l’invito» recita la comunicazione «a riconsiderare l’inquadramento contrattuale dei farmacisti dipendenti, prevedendo il passaggio al comparto sanitario e, nell’immediato, l’introduzione di una specifica “indennità di funzione sanitaria” coerente con l’evoluzione della Farmacia dei servizi». Pur non avendo per legge un ruolo diretto nella contrattazione, la Federazione «si dichiara disponibile a promuovere un confronto costruttivo tra le parti, per fornire una risposta tempestiva alle aspettative di tanti colleghi».