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Semplificazioni, ammesso emendamento che sostiene le piccole farmacie

22 Novembre 2018

Le farmacie ubicate nei comuni con meno di tremila abitanti che avviano anche in parte i servizi elencati dal d.lgs 153/2009 potrebbero beneficiare delle agevolazioni per le attività commerciali previste dalla proposta di legge per la semplificazione fiscale, attualmente in itinere alla Camera. E’ quanto dispone uno degli emendamenti che nei giorni scorsi hanno superato il vaglio di ammissibilità della commissione Finanze, dove il testo è sotto esame in sede referente. La proposta di modifica (firmatari i deputati di Forza Italia Antonio Martino, Andrea Mandelli, Raffaele Nevi, Sestino Giacomoni, Galeazzo Bignami, Raffaele Baratto, Antonio Angelucci, Alessandro Cattaneo e Stefano Benigni) fa riferimento al fondo da 100 milioni di euro che il progetto di legge mette a disposizione dei comuni per sostenere l’apertura o l’ampliamento delle attività commerciali nei centri fino a 20mila abitanti.

L’emendamento, in sostanza, aggiunge un nuovo comma all’articolo 27, dove vengono elencati i destinatari del contributo (artigianato, turismo, tutela ambientale, cultura e al tempo libero, commercio al dettaglio). Nella lista, di conseguenza, entrano anche le farmacie dei comuni con meno di tremila abitanti che avviano «a favore della popolazione nuovi servizi tra quelli individuati dal decreto legislativo 153/2009». A tal fine, continua la proposta, «le farmacie inviano all’Asl territorialmente competente e al Comune una comunicazione per segnalare la data di avvio dell’erogazione delle nuove prestazioni».

Non ha superato invece il vaglio di ammissibilità un altro emendamento alla proposta di legge per la semplificazione fiscale, sempre proveniente da Forza Italia: il testo riconosceva alle farmacie pubbliche e private un credito d’imposta di 500 euro per gli anni 2019 e 2020 da utilizzare per l’acquisto di hardware e software destinati al «controllo anticontraffazione» (tracciatura europea dei medicinali). Stesso credito d’imposta per gli esercizi autorizzati alla vendita di medicinali veterinari con obbligo di ricetta medica, «per l’acquisto di hardware e software atti alla dispensazione dei suddetti farmaci».