Dopo la firma ufficiale di martedì tra la Federazione degli Ordini dei farmacisti (Fofi) e quella dei biologi (Fnob), arrivano anche le adesioni di Federfarma e Assofarm all’intesa che regola lo svolgimento in farmacia degli esami di primo livello mediante strumenti Poct (Point of Care Testing). Con due distinti comunicati, le due rappresentanze delle farmacie – private e pubbliche – hanno espresso il proprio apprezzamento per un accordo che apre la strada a una collaborazione interprofessionale strutturata tra farmacisti, biologi e medici di laboratorio, nel solco della farmacia dei servizi e del rafforzamento dell’assistenza territoriale.
«Federfarma sottoscrive per adesione, accogliendolo con particolare favore, l’accordo siglato da Fofi e Fnob che, grazie al ruolo proattivo del Sottosegretario Marcello Gemmato, apre la strada a una concreta interazione sinergica tra il farmacista in farmacia, il biologo e il medico di laboratorio» afferma il sindacato titolari. «Tale accordo consente di valorizzare le specifiche competenze professionali di ognuno con l’obiettivo comune di rafforzare la rete dell’assistenza sanitaria territoriale del Ssn al fine di rispondere in maniera sempre più puntuale ai bisogni di salute della collettività, con particolare riguardo agli anziani e ai malati cronici».
Al centro dell’intesa, l’esecuzione in farmacia di screening ematici su sangue capillare attraverso strumentazione Poct: tali test, si legge nel protocollo, dovranno escludere esami di elevata complessità come ormoni, marker tumorali, genetica, biologia molecolare, microbiologia, coagulazione e immunologia; i risultati avranno un valore meramente informativo, senza validità medico-legale, e l’esito dovrà essere firmato dal farmacista, responsabile della calibrazione delle apparecchiature e del rispetto degli standard di qualità e sicurezza indicati nella nuova Convenzione e nelle Linee guida Fofi (una volta approvate dal Ministero).
La stessa convenzione e le Linee guida, sottolinea Federfarma, rappresentano la cornice normativa per assicurare la qualità delle prestazioni e la tutela dell’utenza: «È senz’altro utile aver stabilito che l’esecuzione di screening sul sangue capillare mediante l’utilizzo di Poct in farmacia avvenga nel rigoroso rispetto degli standard fissati dalla nuova Convenzione farmaceutica e secondo quelle che saranno le Linee guida redatte dalla Fofi, una volta approvate dal Ministero della Salute» conclude la nota. «La farmacia dei servizi si arricchisce così di un prezioso ulteriore tassello, quello che valorizza la complementarietà dell’attività di monitoraggio e prevenzione svolta dalle farmacie con quella prettamente diagnostica svolta dai laboratori».
Positiva anche la reazione di Assofarm, che saluta l’accordo come un segnale importante di integrazione e collaborazione tra professionisti sanitari: «Siamo pienamente soddisfatti dell’intesa raggiunta tra Fofi e Fnob per la farmacia dei servizi» dichiara il presidente Luca Pieri. «Come Assofarm, non abbiamo mai avuto dubbi che, col tempo, anche le altre professioni sanitarie avrebbero compreso che la farmacia dei servizi non è un competitor per nessuno, ma un’occasione di integrazione virtuosa tra differenti competenze, nell’interesse esclusivo del cittadino».
Tra i punti salienti dell’intesa – firmata dai presidenti Andrea Mandelli (Fofi) e Vincenzo D’Anna (Fnob) alla presenza del sottosegretario Gemmato – anche la possibilità di collaborazione tra farmacie e laboratori di analisi accreditati, la cui prossimità territoriale sarà uno dei criteri per l’attivazione dei servizi; la possibilità, per i direttori tecnici dei laboratori, di occuparsi della manutenzione delle apparecchiature o fornire personale per l’esecuzione dei test; l’impegno a valutare l’inserimento di nuovi ruoli per il biologo in farmacia, come consulenze in ambito cosmetico o la somministrazione di vaccini; e infine l’istituzione di un tavolo tecnico ministeriale che dovrà definire Linee guida, modalità operative e norme antitrust per evitare concentrazioni indebite.
«Questo accordo è la chiara dimostrazione che il Servizio sanitario nazionale si rafforza attraverso la collaborazione e la valorizzazione di tutti gli attori coinvolti» prosegue Pieri, «garantendo risposte più efficaci ai bisogni di salute della popolazione, in particolare per la prevenzione e la gestione delle patologie croniche». E aggiunge: «Desidero esprimere un sentito ringraziamento al Sottosegretario alla Salute, On. Marcello Gemmato, per il suo incrollabile impegno nel sostenere lo sviluppo della farmacia dei servizi, la cui visione abbiamo sempre condiviso e promosso con convinzione. Auspico che questo accordo possa ispirare anche altre categorie sanitarie che, ad oggi, non sono state ancora pienamente convinte del potenziale della farmacia dei servizi e della visione integrata a favore della salute pubblica e dei cittadini che la ispira».