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Tamponi, i dati del primo bimestre: nelle farmacie il 98% dei test

11 Maggio 2022

Sono più di 2,7 milioni gli antigenici effettuati dalle farmacie del territorio nel primo bimestre agli assistiti che disponevano di ricetta medica oppure beneficiavano di esenzione totale o prezzo ridotto. E’ quanto si desume dal rendiconto diffuso nei giorni scorsi dall’Unità per il completamento della campagna vaccinale, l’ufficio ministeriale che ha sostituito il disciolto Commissariato per l’emergenza covid.

La nota dettaglia in due tabelle il conto dei tamponi effettuati da farmacie, laboratori e strutture sanitarie nei primi due mesi dell’anno, allo scopo di predisporre i rimborsi di legge: 15 euro a test per esenti e studenti delle scuole primarie o secondarie con ricetta, 8 euro (sui 15 del prezzo calmierato) per i minori di età compresa tra i 12 e i 18 anni.

Secondo i dati, nel primo bimestre le farmacie hanno effettuato quasi 2,5 milioni di antigenici ai 12-18enni e oltre 602mila agli assistiti che non potevano vaccinarsi per motivi clinici (e quindi aveva diritto al tampone gratuito). In totale sono più di tre milioni di test, una cifra che non lascia adito a dubbi su quale sia il servizio che ha sorretto in massima parte l’onere della campagna di screening per covid. Alle strutture sanitarie autorizzate (cioè laboratori e Asl), il rendiconto attribuisce per le stesse casistiche e il medesimo periodo appena 73mila tamponi. In sostanza, sul totale dei test antigenici contabilizzati dall’Unità, i tamponi effettuati dalle farmacie sono il 97,7%.

Grandezze analoghe per quanto concerne i test agli studenti forniti di ricetta medica, per accertamento o fine quarantena. Le strutture sanitarie hanno messo a rimborso per il bimestre 2.182 tamponi, contro i 169.892 delle farmacie, che dunque si sono fatte carico del 98,8% del test antigenici erogati complessivamente dai due canali.

Il rendiconto dell’Unità per il completamento della campagna vaccinale fornisce anche i numeri per singola regione, cosa che consente di valutare lo sforzo delle farmacie sul territorio. Lazio, Lombardia e Campania sono le regioni che contabilizzano i volumi maggiori sui tamponi a prezzo ridotto (347.535, 337.410 e 265.983 rispettivamente). La Lombardia, invece, è quella che conta il numero più elevato di test con esenzione: oltre 505mila, ossia più dell’80% del volume nazionale.

Come si ricorderà, a fine marzo il Commissariato per l’emergenza covid aveva pubblicato il rendiconto relativo al periodo agosto-dicembre: gli antigenici messi complessivamente a rimborso superavano i 4,4 milioni, quasi il 98% dei quali effettuati dalle farmacie del territorio.