È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale 7 ottobre 2025 con cui Agenas avvia una sperimentazione nazionale di 18 mesi per servizi di telemedicina rivolti agli anziani con almeno una patologia cronica. Il testo specifica che i soggetti proponenti includono, oltre a Regioni, Asl e strutture sanitarie, anche le farmacie territoriali. La misura rientra nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (sub-investimento M6C1-I1.2.3) e contribuisce al target di almeno 300.000 assistiti in telemedicina entro il 2025.
Prestazioni previste
Il decreto stabilisce che i servizi da attivare dovranno rientrare nelle aree della teleassistenza e del telemonitoraggio, in coerenza con le linee guida nazionali del 2022. Le prestazioni – da erogare al domicilio della persona “grande anziana”, secondo la definizione del Dlgs 29/2024 – sono finalizzate a:
Sperimentazione in tre aree geografiche
Il decreto divide il Paese in tre macro-aree:
Ogni area dovrà attivare almeno un progetto sperimentale, garantendo copertura su tutto il territorio.
Selezione dei progetti
I progetti saranno scelti da Agenas sulla base dei criteri fissati dall’articolo 3 del decreto, rispettando durata massima (18 mesi) e capacità di presa in carico (almeno 50.000 fino a 60.000 grandi anziani). Tra i principi guida:
Soggetti proponenti (come indicato dal comma 4 dell’articolo 9 del Decreto legislativo 29/2024):
Gli infermieri di famiglia e comunità possono presentare proposte soltanto tramite la Asl di riferimento. Le farmacie territoriali sono pertanto esplicitamente ammesse tra i soggetti proponenti.
Commissione di valutazione e monitoraggio
Per l’esame delle proposte Agenas istituirà una Commissione composta da cinque membri con diritto di voto, nominati dal Ministro della Salute e dagli altri Ministeri competenti. Agenas avrà anche il compito di:
Risorse economiche e tempi
L’investimento previsto è pari a 150 milioni di euro, calcolati su un costo unitario standard stabilito da Agenas. Una quota è riservata alle Asl coinvolte e alle attività di coordinamento. Il decreto entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta e non comporta oneri aggiuntivi per la finanza pubblica.