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Telemedicina per i grandi anziani: farmacie tra i soggetti coinvolti

20 Novembre 2025

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale 7 ottobre 2025 con cui Agenas avvia una sperimentazione nazionale di 18 mesi per servizi di telemedicina rivolti agli anziani con almeno una patologia cronica. Il testo specifica che i soggetti proponenti includono, oltre a Regioni, Asl e strutture sanitarie, anche le farmacie territoriali. La misura rientra nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (sub-investimento M6C1-I1.2.3) e contribuisce al target di almeno 300.000 assistiti in telemedicina entro il 2025.

Prestazioni previste

Il decreto stabilisce che i servizi da attivare dovranno rientrare nelle aree della teleassistenza e del telemonitoraggio, in coerenza con le linee guida nazionali del 2022. Le prestazioni – da erogare al domicilio della persona “grande anziana”, secondo la definizione del Dlgs 29/2024 – sono finalizzate a:

  • prevenire il deterioramento cognitivo;
  • migliorare aderenza terapeutica;
  • ridurre isolamento sociale;
  • garantire continuità assistenziale per pazienti cronici fragili.

Sperimentazione in tre aree geografiche

Il decreto divide il Paese in tre macro-aree:

  • Nord (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, PA Trento e Bolzano)
  • Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Emilia-Romagna)
  • Sud (Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Calabria, Sicilia, Sardegna)

Ogni area dovrà attivare almeno un progetto sperimentale, garantendo copertura su tutto il territorio.

Selezione dei progetti

I progetti saranno scelti da Agenas sulla base dei criteri fissati dall’articolo 3 del decreto, rispettando durata massima (18 mesi) e capacità di presa in carico (almeno 50.000 fino a 60.000 grandi anziani). Tra i principi guida:

  • continuità del servizio durante la sperimentazione;
  • flessibilità organizzativa;
  • coerenza con il target Pnrr;
  • raccordo operativo con le Asl e con i medici di medicina generale.

Soggetti proponenti (come indicato dal comma 4 dell’articolo 9 del Decreto legislativo 29/2024):

  • le Regioni e Province autonome;
  • le Aziende sanitarie locali (Asl) e, più in generale, le aziende del Servizio sanitario nazionale (Ssn);
  • le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate (comprese le Irccs);
  • gli infermieri di famiglia e comunità;
  • la rete delle farmacie territoriali.

Gli infermieri di famiglia e comunità possono presentare proposte soltanto tramite la Asl di riferimento. Le farmacie territoriali sono pertanto esplicitamente ammesse tra i soggetti proponenti.

Commissione di valutazione e monitoraggio

Per l’esame delle proposte Agenas istituirà una Commissione composta da cinque membri con diritto di voto, nominati dal Ministro della Salute e dagli altri Ministeri competenti. Agenas avrà anche il compito di:

  • monitorare i servizi erogati;
  • effettuare verifiche semestrali sulla qualità e l’efficacia;
  • riferire al Cipa (Comitato Interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana).

Risorse economiche e tempi

L’investimento previsto è pari a 150 milioni di euro, calcolati su un costo unitario standard stabilito da Agenas. Una quota è riservata alle Asl coinvolte e alle attività di coordinamento. Il decreto entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta e non comporta oneri aggiuntivi per la finanza pubblica.