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Canale farmacia, Iqvia: nel primo semestre dpc +10%, farmaco con ricetta +3%

19 Ottobre 2022

Nei primi sei mesi del 2022 le vendite in farmacia di medicinali con obbligo di ricetta hanno superato i 7 miliardi di euro per una crescita a valori di quasi il 3% rispetto allo stesso periodo del 2021. Arriva invece a 1,1 miliardi la dpc (+10%), mentre la libera vendita (sop-otc più extrafarmaco) totalizza un giro d’affari di 5,6 miliardi per un incremento di quasi il 12%. È la fotografia scattata dall’ultimo report di Iqvia, che riassume un semestre di mercato del farmaco e della farmacia.

Per quanto concerne la dpc, dice la società di ricerche, l’incremento è dovuto principalmente alle nuove terapie anticoagulanti orali (Noa) e alle terapie per il diabete (inclusi i presidi per misurare il glucosio); nel comparto commerciale, invece, la crescita è trainata soprattutto dal parafarmaco (termometri, siringhe, mascherine, test rapidi, dispositivi medici), che nel semestre segna una crescita a valori del 25,3% e arriva a 1,1 miliardi di euro grazie innanzitutto ai bisogni da pandemia.

Segnano il passo, invece, le vendite in farmacia di prodotti per la cura della persona (creme, cosmetici, igiene), che crescono dello 0,6% e toccano i 981 milioni di euro, e arretrano i nutrizionali (per esempio latti in polvere), che risentono della concorrenza di grande distribuzione ed e-commerce: nei sei mesi perdono l’1,4% e si fermano a 185 milioni di euro.

Continua invece a crescere a doppia cifra il mercato online della farmacia: nei primi sei mesi il giro d’affari tocca i 350 milioni di euro, per un incremento del 27% rispetto al primo semestre del 2021. I comparti trainanti rimangono quelli di sop-otc e integratori, che sommano un giro d’affari di 203 milioni di euro per una crescita di quasi il 30%; seguono i cosmetici, 114 milioni (+21%); il parafarmaco, 21 milioni (+44%), e i nutrizionali, 12,7 milioni di euro (29%).

Nel canale ospedaliero, infine, il consumo di farmaci è cresciuto a valori dell’8% e nei sei mesi ha toccato i 5,4 miliardi. I mercati che hanno trainato sono quelli a maggiore innovazione come l’immunologia, in particolare la sclerosi multipla e la psoriasi, e le malattie rare, come la fibrosi cistica e l’amiloidosi. Tuttavia, il mercato in maggiore espansione resta l’oncologia e in particolare le nuove terapie per la leucemia linfoblastica acuta e la leucemia linfocitica cronica. «Finora il 2022 è stato un anno di ripresa per il mercato farmaceutico» commenta Sergio Liberatore, amministratore delegato di Iqvia Italia «anche in farmacia, dopo due o tre anni complessi, le vendite hanno ripreso la loro fisiologica traiettoria, grazie anche alla grande competenza e dedizione dei farmacisti. Ora ci auguriamo che la crisi energetica non impatti in maniera dannosa sul settore».