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Covid, l’Ema: per stagione ‘25/’26 adattare vaccini a variante LP.8.1

17 Maggio 2025

Con una nota diffusa ieri, l’Ema ha comunicato di avere aggiornato le raccomandazioni sui vaccini contro il Covid-19 in vista della campagna vaccinale 2025/2026. In particolare, l’indicazione proveniente dalla Task force emergenze dell’Agenzia (Emergency task force, Etf), la composizione dei vaccini dovrebbe essere adattata alla variante LP.8.1, attualmente la più diffusa a livello globale.

LP.8.1 appartiene a una nuova famiglia virale e si distingue dalle varianti finora prese di mira dai vaccini aggiornati, in particolare la JN.1. Secondo i dati epidemiologici analizzati dall’Etf, LP.8.1 ha ormai superato proprio JN.1 in termini di prevalenza, rendendo necessario un nuovo aggiornamento della risposta immunitaria.

La raccomandazione, spiega Ema in un comunicato diffuso ieri, è frutto di un confronto con l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), con i partner internazionali e con i titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei vaccini contro il Covid-19 (marketing authorisation holders). Le valutazioni si sono basate su un ampio ventaglio di dati, inclusi quelli provenienti da studi su modelli animali riguardanti i candidati vaccini mirati a LP.8.1.

Secondo l’EtfF, puntare su questa variante contribuirà a mantenere l’efficacia dei vaccini contro le nuove evoluzioni del virus. In attesa della disponibilità dei vaccini aggiornati a LP.8.1, l’Etf ritiene comunque che si possano ancora utilizzare – se necessario – vaccini mirati a JN.1 o KP.2 per le prime fasi della campagna 2025.

«Tutti i titolari di autorizzazioni dovranno ora contattare l’Ema per discutere gli aggiornamenti alla composizione dei loro vaccini», afferma l’agenzia. L’invito è rivolto anche alle aziende che stanno sviluppando vaccini basati su varianti diverse da LP.8.1: Ema le esorta ad avviare quanto prima un confronto sulle modifiche da apportare alle formulazioni in fase di sviluppo.

Come sempre, saranno poi le autorità sanitarie dei singoli Paesi dell’Unione europea a definire le modalità e i target della campagna vaccinale per gli anni 2025 e 2026, tenendo conto della situazione epidemiologica nazionale.