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Dermatite atopica, segmento in forte crescita a livello globale e anche in Italia

17 Giugno 2025

Entro il 2033 il mercato globale della dermatite atopica (AD) raggiungerà un valore di 22,4 miliardi di dollari, in netta crescita rispetto agli 8,5 miliardi del 2023. È la stima contenuta in un’analisi di GlobalData condotta nei primi mesi del 2025 e riferita a sette Paesi chiave, tra cui anche l’Italia.

Secondo lo studio, il settore crescerà con un tasso annuo composto (CAGR) del 10,2%, sostenuto da una pipeline di farmaci innovativi e da una migliore comprensione della fisiopatologia della malattia. «La dermatite atopica è un mercato in evoluzione» spiega Filippos Maniatis, analista di GlobalData «che sta passando dagli immunomodulatori ad ampio spettro a terapie più mirate, grazie all’approvazione di nuovi agenti sistemici».

Uno dei prodotti che ha rivoluzionato il trattamento è dupilumab (Dupixent, Regeneron/Sanofi), anticorpo monoclonale approvato per la prima volta nel 2017 negli Stati Uniti e oggi impiegato anche in altre indicazioni, tra cui l’asma. Solo nel 2024 le vendite globali del farmaco hanno raggiunto i 14,9 miliardi di dollari.

Ma l’innovazione non si ferma. Tra le classi emergenti spiccano gli inibitori del recettore OX40, che agiscono sull’attivazione dei linfociti T: tra i candidati principali rocatinlimab (Amgen/Kyowa Kirin), amlitelimab (Sanofi) e telazrolimab (Astria Therapeutics). In parallelo, anche gli inibitori delle interleuchine (IL) stanno guadagnando spazio, con diversi progetti clinici avviati da aziende come LEO Pharma, GSK e Nektar.

L’espansione del mercato, avverte GlobalData, non è solo quantitativa ma anche qualitativa: molti dei nuovi farmaci in sviluppo puntano a colmare unmet needs importanti, come la scarsa personalizzazione delle terapie, l’alto costo dei trattamenti, le poche opzioni per l’eczema cronico delle mani e la necessità di un controllo più efficace della malattia nel lungo termine.

Una crescita che coinvolge anche l’Italia, sia come Paese incluso nei principali benchmark internazionali, sia come potenziale destinatario delle innovazioni terapeutiche in arrivo.