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Equivalenti, Toselli: nuova remunerazione non tutela tasche dei pazienti

24 Maggio 2024

Sui generici Federfarma nazionale contraddice se stessa, perché incoraggia le farmacie a sostenere gli equivalenti dopo avere accettato senza resistenze una riforma della remunerazione che invece li penalizza e penalizza le farmacie che li promuovono. È l’affondo che arriva da Giampiero Toselli, segretario di Federfarma Lombardia, dopo la circolare diffusa ieri dal sindacato nazionale all’indomani della presentazione dell’indagine di Cittadinanzattiva sul consumo di generici in Italia

Toselli, nella comunicazione inviata ieri Federfarma invita le farmacie «a proporre sempre agli assistiti la dispensazione del farmaco di prezzo più basso», per aiutare «le fasce sociali culturalmente meno consapevoli ed economicamente più deboli». Leggendola cos’ha pensato?
Che questa uscita Federfarma poteva evitarla, perché ci vuole coraggio a sollecitare le farmacie a proporre il generico dopo avere incassato senza colpo ferire un emendamento alle disposizioni sulla nuova remunerazione che di fatto rendono inefficace la quota premiale sul generico. Lo ricordo: nella versione originaria, le farmacie avrebbero dovuto ricevere 0,28 euro in più per ogni confezione di equivalente con prezzo uguale a quello di rimborso, in riconoscimento del loro impegno a favore del generico. In altri termini, le farmacie sarebbero state “premiate” se avessero dispensato in modo da evitare ticket al cittadino. Nella versione uscita dal Parlamento, invece, le farmacie prendono soltanto 0,10 euro (praticamente un terzo) e per tutti i farmaci delle liste di trasparenza, a prescindere che l’assistito debba pagare una quota di compartecipazione.

Ricordiamo bene. Qualche commentatore attribuì l’emendamento alle lobby dell’industria…
Ognuno persegue i propri interessi. Ma Federfarma avrebbe dovuto difendere l’interesse delle farmacie, invece fece spallucce e si limitò a riferire la modifica alle associazioni territoriali definendola un «incidente di percorso». Io chiesi polemicamente se il guidatore fosse assicurato, perché dei danni quell’incidente li avrebbe provocati.

A chi?
Alle farmacie che storicamente hanno sempre promosso e incoraggiato il generico. Basta andare a prendere i dati di Egualia e vedere le regioni dove la quota di off patent incide di più sui volumi totali: Trentino, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, c’è anche la Lombardia. Da marzo, le farmacie di queste regioni continueranno a incoraggiare l’equivalente con il prezzo allineato a quello di rimborso (e aiutare il paziente a risparmiare) senza alcun riconoscimento del loro impegno.

Che cosa avrebbe dovuto fare Federfarma davanti a quell’emendamento?
Avrebbe dovuto fermarsi, rifare i conti e consultarsi con le rappresentanze territoriali. Perché il modello su cui eravamo stati sentiti a suo tempo era già cambiato in corsa, ma con quell’emendamento si è allontanato enormemente da stime e calcoli della prima volta. Valuteremo quale sarà l’impatto, ma da oggi quando parla di generici Federfarma eviti di atteggiarsi a tutrice del potere d’acquisto dei cittadini perché non ha alcun titolo per farlo.