È allarme in Europa per i rischi crescenti che arrivano dal commercio illegale di farmaci sul web. A lanciarlo l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) e l’Hma (Heads of Medicines Agencies, l’organismo che coordina le agenzie regolatorie dei Paesi membri) che ieri hanno diffuso un comunicato congiunto per mettere in guardia cittadini e professionisti contro la diffusione online di prodotti contraffatti, venduti attraverso siti fraudolenti e promossi sui social network.
Negli ultimi mesi si è registrato un forte incremento di medicinali illegali spacciati per agonisti del recettore GLP-1 – come semaglutide, liraglutide e tirzepatide – utilizzati nel trattamento di diabete e obesità e, più recentemente, per la perdita di peso. Questi prodotti «non sono autorizzati e non rispettano gli standard necessari di qualità, sicurezza ed efficacia». Secondo l’Ema, possono non contenere affatto la sostanza attiva dichiarata o, al contrario, presentare concentrazioni pericolose di altre sostanze nocive.
Le conseguenze per chi li assume sono potenzialmente gravissime: «I pazienti si espongono a un rischio molto elevato di fallimento terapeutico, effetti indesiderati gravi e interazioni pericolose con altri medicinali». Le autorità hanno già individuato centinaia di profili falsi su Facebook, annunci e inserzioni e-commerce, molti ospitati fuori dai confini dell’Ue. Alcuni siti fraudolenti utilizzano loghi ufficiali e false approvazioni per trarre in inganno i consumatori.
Gli agonisti del recettore GLP-1, ricorda l’Ema, sono farmaci soggetti a prescrizione e «devono essere assunti sotto la supervisione di un professionista sanitario». Chi pensa di poter beneficiare di questi trattamenti deve rivolgersi al proprio medico e non acquistare i prodotti senza prescrizione o da canali non autorizzati.
Un ulteriore elemento di rischio deriva dalla scarsa conoscenza delle regole che disciplinano la vendita online: la commercializzazione via web di medicinali con obbligo di ricetta non è consentita in tutti gli Stati membri. Per aiutare i cittadini a distinguere i rivenditori autorizzati, l’Ue ha introdotto un logo comune che compare sui siti di tutte le farmacie e i distributori registrati. Cliccando sul logo, l’utente viene reindirizzato al registro nazionale degli operatori autorizzati. Se il logo non compare o il sito non figura nel registro, si tratta di un operatore illegale.
Il comunicato indica anche alcuni segnali d’allarme: un prodotto è probabilmente contraffatto se viene presentato come “approvato” da un’autorità nazionale o dall’Ema, se è offerto tramite canali non ufficiali, se si proclama superiore ai trattamenti autorizzati senza prove scientifiche, se non è disponibile in farmacia o presso professionisti sanitari autorizzati, oppure se il sito che lo propone non espone il logo europeo che identifica le farmacie online e non compare nel registro nazionale.
L’Ema invita infine pazienti e famiglie alla massima prudenza: «I medicinali illegali costituiscono un rischio serio per la salute. Diffidate di qualsiasi prodotto pubblicizzato come raccomandato da autorità sanitarie, perché ogni affermazione di questo tipo è falsa». I cittadini sono invitati a rivolgersi sempre a canali ufficiali e a segnalare alle autorità competenti eventuali siti, annunci o prodotti sospetti.