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Iqvia, nel 2022 canale farmacia +4,6% a valori e +4,4% a volumi

14 Gennaio 2023

Il mercato della farmacia chiude il 2022 con un incremento dei fatturati del 4,6% e dei volumi del 4,4%, per un totale a consuntivo di 25,7 miliardi di euro. Sono i numeri riportati ieri da Iqvia, il fornitore globale di dati, analisi, ricerca clinica, consulenza e tecnologie innovative nel settore sanitario e farmaceutico. Il comparto dei farmaci con ricetta, recita una nota, cresce del 2,2% in valori e del 2,1% in volumi e raggiunge i 14,3 miliardi di euro. Il segmento commerciale (prodotti da banco non soggetti a ricetta, prodotti nutrizionali, integratori, parafarmaci, creme e cosmetici) fa registrare un incremento del 7,7% in valore e del 7,8% in volumi e chiude a 11,4 miliardi di euro.

«In questo momento ci sono molte sfide sia per l’industria farmaceutica sia per i farmacisti» commenta Antonella Levante, vicepresidente senior e direttore generale di Iqvia Italia «stiamo assistendo, per esempio, a una scarsa disponibilità di principi attivi e materiali di confezionamento, dalla carta all’alluminio e al vetro. Inoltre, l’aumento dei costi energetici si ripercuote su tutta la filiera, compresa la logistica. Sono tanti gli strumenti messi in campo per evitare che alcuni pazienti rimangano senza il farmaco prescritto, da parte di tutti: ministero della Salute, Aifa, industria, farmacisti e filiera”.

Per alcune categorie, dicono ancora i dati, i consumi hanno fatto registrare nel 2022 aumenti vertiginosi: le vendite di analgesici, per esempio, sono cresciute del 40% e hanno raggiunto i 288 milioni di euro. Balzo ancora più forte per i prodotti contro la tosse, che nel 2022 sono cresciuti a valori del 78% (388 milioni di euro) con un aumento significativo nelle ultime settimane dell’anno.

Calo drastico, invece, per gli acquisti di mascherine (-34%) e gel igienizzanti per le mani (-44%), mentre la domanda di test Covid è cresciuta dell’88% con un picco nelle ultime settimane dell’anno in coincidenza con la stagione influenzale.

Tra gli altri segmenti dell’area commerciale, spiccano vitamine e integratori (+8% a valori) e i probiotici, che hanno registrato un aumento di fatturato del 13% e toccano a fine anno i 536 milioni di euro.