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Iqvia, nel primo trimestre il mercato della farmacia cresce del 7,2%

25 Maggio 2022

Vento in poppa per il mercato della farmacia, che chiude il primo trimestre con un giro d’affari di 6,4 miliardi di euro, +7,2% rispetto al periodo gennaio-marzo del 2021. La fotografia arriva da Iqvia, che ha messo a confronto le performance realizzate nel primo quarto dell’anno dai reparti salute dei diversi canali di vendita: il giro d’affari della parafarmacia ammonta nel trimestre a 238 milioni di euro, +10,3% sul 2021, la gdo totalizza 654 milioni e l’online 178 (+24,8% sul primo trimestre dell’anno passato).

Per quanto concerne la farmacia, il farmaco etico rappresenta il 54,7% delle vendite a valori (3,5 miliardi di euro) e cresce del 2,6% rispetto ai primi tre mesi del 2021, ma risulta di circa il 6% rispetto allo stesso periodo del 2020 anche a causa di una contrazione generalizzata dei prezzi al pubblico.

Il comparto della libera vendita, invece, tocca in farmacia 2,9 miliardi di euro, +13,4% rispetto al 2021. I prodotti otc totalizzano vendite per 1,6 miliardi, +10,8%, ma è il parafarmaco (tamponi, mascherine, igienizzanti mani, siringhe eccetera) a mostrare l’incremento più cospicuo: +44,6% a valori rispetto allo stesso periodo del 2021, che spinge il giro d’affari a 671 milioni di euro. In calo invece la cosmesi, che nel trimestre perde il 3,8% e si ferma a 438 milioni di euro.

Il valore medio dello scontrino, dice ancora Iqvia, si attesta nel trimestre sui 25,60 euro, gli ingressi invece diminuiscono del 5,25% rispetto all’ultimo quarto del 2021, quando però le farmacie erano prese d’assalto per i test rapidi. Le piccole farmacie rimangono il cluster più performante: tra gennaio e marzo registrano incrementi medi del fatturato del 9,1%, a fronte del +6,5% delle farmacie medie e dell’8,1% delle grandi.

Continua, infine, la crescita della farmacia online: considerato che in Italia è possibile vendere online soltanto i prodotti dell’healthcare (otc, cosmetici, parafarmaci, ecc.) il fatturato dell’e-commerce vale ormai il 5% di questo mercato tutti i canali inclusi.

«È sempre più evidente» commenta Sergio Liberatore, amministratore delegato di Iqvia «che la farmacia online non è una minaccia per il canale fisico, anzi. L’impatto della trasformazione digitale amplia il mercato, il consumatore è sempre più ibrido, compra in farmacia e compra online a seconda della sua convenienza. Il consiglio del farmacista esperto è fondamentale in alcuni casi, la riservatezza oppure il prezzo in altri».