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L’Aifa dà luce verde alle gliflozine in convenzionata. E si accoda alla Lombardia

1 Luglio 2025

Eccola la seconda “lenzuolata” di riclassificazioni dal canale della diretta-dpc a quello della convenzionata che la Legge di Bilancio 2024 aveva voluto con cadenza annuale: l’anno scorso avevano fatto da apripista le gliptine, quest’anno – come anticipato già da tempo – tocca alle gliflozine. A ufficializzare lo “switch” una nota diffusa ieri dall’Aifa, che dà notizia del via libera al provvedimento: il cda dell’Agenzia, si legge, «ha approvato il passaggio dalla distribuzione diretta a quella nelle farmacie e l’abolizione dei piani terapeutici» per questi antidiabetici di nuova generazione, utilizzati anche nel trattamento dello scompenso cardiaco congestizio e nell’insufficienza renale cronica.

Per l’Aifa si tratta di «un passo avanti importante verso la semplificazione, la maggiore aderenza alle terapie e la riduzione delle liste di attesa: gli assistiti, infatti, non dovranno più sottoporsi a visita specialistica per il rinnovo dei Piani terapeutici, perché per accedere al farmaco basterà la ricetta ripetibile».

Il via libera alla riclassificazione, prosegue l’Agenzia, discende dagli accordi che l’Aifa ha concluso con le quattro aziende produttrici delle gliflozine per ridurre i prezzi di vendita: «La scontistica ottenuta, unita al risparmio dei non indifferenti costi di gestione degli acquisti centralizzati e della distribuzione dei medicinali da parte delle Regioni, lasciano prevedere al momento un risparmio sulla base dei costi medi nazionali. Fermo restando che, come previsto dalla stessa Finanziaria 2024, spetterà poi al tavolo sul Monitoraggio della spesa, istituito presso il ministero della Salute, valutare in corso d’anno il reale andamento».

Il comunicato dell’Aifa non offre altri dettagli ma quell’accenno al numero delle aziende produttrici – quattro – invita a supporre che i farmaci interessati siano Xigduo e Forxiga (AstraZeneca), Jardiance e Synjardi (Boehringer), Invokana e vokanamet (Guidotti) e Steglatro e Segluromet (Msd). Fosse corretto l’elenco, il reale impatto sul canale farmacia di questa seconda “lenzuolata” andrà valutato regione per regione, in base al regime distributivo adottato da ciascun servizio sanitario. In Lombardia, per esempio, è probabile che gli effetti saranno limitati: di questi otto farmaci, infatti, cinque già risultano nel canale della convenzionata (Synjardi, Invokana, Vokanamet, Steglatro e Segluromet) e gli altri tre sono già distribuiti dalle farmacie in dpc (Xigduo, Forxiga e Jardiance).

La Lombardia, in sostanza, già prima dell’entrata in vigore della nuova remunerazione aveva anticipato la “sterzata” della Legge di Bilancio in direzione del canale convenzionato, e si riconferma una volta di più tra le regioni che prestano più attenzione alla semplificazione e alla prossimità dell’assistenza farmaceutica.

Intanto, il provvedimento dell’Aifa riceve gli applausi della politica e del mondo della farmacia. «Con il via libera del cda dell’Aifa» commenta Marcello Gemmato, sottosegretario al ministero della Salute «raggiungiamo un traguardo importante per facilitare l’accesso ai farmaci innovativi, soprattutto per pazienti cronici e anziani». «La decisione dell’Aifa si pone in linea con quella adottata nel marzo 2024 per le gliptine» aggiunge Marco Cossolo, presidente di Federfarma «e semplifica ulteriormente l’accesso di milioni di malati alle cure». «Avvicinare il farmaco al cittadino va nella direzione di rafforzare la prossimità dell’assistenza e della cura per una sanità più accessibile, equa e aderente ai bisogni delle persone» è il commento del presidente della Fofi, Andrea Mandelli.