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Paracetamolo con ricetta, Aifa avvia consultazione sulla rimborsabilità

2 Marzo 2019

L’Agenzia italiana del farmaco starebbe valutando l’eventualità di riclassificare in fascia A le referenze di paracetamolo che attualmente sono in C, ossia con ricetta medica obbligatoria e a carico degli assistiti. Suggerisce tale ipotesi una strana pagina web del sito Aifa, messa online ieri e intitolata “Indagine pubblica esplorativa – Rimborsabilità a carico del Ssn dei medicinali a base di paracetamolo”. Di più non è possibile sapere perché i contenuti sono accessibili soltanto agli utenti autorizzati, ma è bastata qualche domanda alle persone giuste perché i sospetti prendessero ancora più corpo: «Se nel sito dell’Aifa c’è una pagina che dice che è in corso un’indagine pubblica per un’eventuale riclassificazione del paracetamolo» dice a FPress Loredano Giorni, responsabile del Servizio farmaceutico regionale del Piemonte e componente del Comitato prezzi e rimborsi (Cpr) dell’Agenzia «vuol dire che è in corso un’indagine pubblica». E se la pagina è chiusa ai navigatori non autorizzati, prosegue Giorni, «è perché la consultazione è pubblica ma nel senso che è riservata alle associazioni dei pazienti e dei medici. In ogni caso l’ultima parola spetterà a Cts e Cpr, ma mi pare un’iniziativa meritoria».

«Non sapevo nulla ma non sono sorpreso» commenta Saffi Ettore Giustini, responsabile area Farmaco della Simg «il paracetamolo al massimo dosaggio viene utilizzato quasi esclusivamente negli stati febbrili e non è un antinfiammatorio, quindi concederne la rimborsabilità avrebbe una ratio. Certo i consumi sono elevati, oggi è una tra le molecole più vendute in fascia C, ma non credo che in caso di riclassificazione ci saranno contraccolpi sulla spesa farmaceutica pubblica: l’Aifa avvierà una negoziazione sul prezzo e poi c’è la genericazione, che consentirà gare al ribasso».