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Spesa farmaceutica, dagli esperti Aifa un’analisi di numeri e dinamiche

20 Settembre 2023

Dal 2017al 2022 il budget destinato all’assistenza farmaceutica complessiva è aumentato di circa 2,1 miliardi di euro, cui vanno aggiunti altri 1,2 miliardi di euro per il triennio 2023-2025 derivanti dall’incremento programmato dell’assistenza sanitaria. Di tali incrementi, tuttavia, la spesa farmaceutica convenzionata ha beneficiato e beneficerà ben poco: nei sei anni che vanno dal 2017 al 2022, infatti, le risorse dedicate alla spesa per acquisti diretti sono cresciute di circa 912 milioni di euro, quelle della convenzionata si sono ridotte di circa 184 milioni. Dell’extrafondo programmato per il ’23-’25, invece, 431 milioni di euro andranno agli acquisti diretti e 373 alla convenzionata.

 

 

I numeri arrivano da un’analisi condotta da Aurora Di Filippo e Francesco Trotta, dell’Ufficio monitoraggio della spesa farmaceutica e rapporti con le Regioni dell’Aifa, e pubblicata ieri su Sanità24. In sintesi, i due autori mettono a confronto i numeri di sei anni di spesa farmaceutica per evidenziarne le dinamiche di breve e medio periodo. Le evidenze di fondo sono note: dal 2017 a oggi, la spesa farmaceutica convenzionata rimane sostanzialmente stabile (-0,5% negli ultimi tre anni) quella per gli acquisti diretti invece cresce regolarmente (+5,8%, sempre nell’ultimo triennio). Gli effetti sui rispettivi tetti di spesa sono quanto mai divergenti: la convenziona registra immancabilmente un avanzo (cioè risorse non spese) che negli ultimi tre anni è cresciuto mediamente dell’11,4%; gli acquisti diretti invece causano uno sfondamento che è lievitato da un anno all’altro dello 0,5%.

«In sintesi» scrivono i due autori «la spesa farmaceutica per acquisti diretti è cresciuta mediamente di 6 punti percentuali all’anno, a fronte di un’inflazione media del +3,3%; tuttavia, le risorse stanziate per la spesa farmaceutica sono state incrementate mediamente nel triennio di oltre il 7% annuo (+15% nel biennio 2020- 2021)». Questo, continua l’analisi, perché «i due tetti non sono “comunicanti”: ciò fa sì che eventuali risorse non spese dalla convenzionata non possano essere utilizzate per compensare lo sfondamento della spesa dagli acquisti diretti». Poiché la spesa farmaceutica continuerà a crescere anche nel prossimo futuro, è allora la conclusione, «sono necessarie appropriatezza prescrittiva, riqualificazione della spesa e programmazione degli acquisti sul territorio». Servirà inoltre un approfondimento riguardo al tema «dell’utilizzo complessivo di tutte le risorse messe a disposizione per la farmaceutica, in modo da mantenere invariato (se non addirittura ridotto) lo sfondamento della spesa degli acquisti diretti».