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Spesa farmaci, Aifa: dopo sei mesi convenzionata in rosso in sette Regioni

8 Novembre 2021

Con la rideterminazione dei tetti in vigore da quest’anno, sono già sette le Regioni che dopo i primi sei mesi mostrano uno sfondamento sulla spesa farmaceutica convenzionata: Campania, Calabria, Puglia, Lombardia, Basilicata, Abruzzo, Lazio. E’ quanto rivela l’ultimo monitoraggio dell’Aifa sull’andamento della spesa sostenuta dal Ssn per l’assistenza farmaceutica: nel periodo che va da gennaio a giugno, dicono le elaborazioni, le uscite della convenzionata superano i 3,8 miliardi di euro, in contrazione di meno di 65 milioni rispetto allo stesso periodo del 2020. La buona notizia (per le farmacie) è data invece dall’evidente crescita delle ricette Ssn, che nel semestre fanno +1,4% grazie alla cospicua progressione del secondo trimestre: +11% ad aprile, +13,6% a maggio, +9% a giugno.

Anche per questo, la spesa convenzionata netta ha messo a segno negli stessi mesi tre forti incrementi (+4,9%, +8,6% e +4,8%) che hanno comportato un’impennata delle uscite: ad aprile la convenzionata era inferiore di quasi 171 milioni rispetto a quella del 2020, a giugno la differenza si è ridotta a quasi un terzo.

 

 

Grazie al nuovo tetto sulla spesa convenzionata (che da quest’anno vale il 7% del Fondo sanitario anziché il 7,96%) a giugno sono sette le regioni che mostrano uno sfondamento, con Campania, Calabria e Puglia ai primi tre posti per entità del “rosso” (vedi tabella sopra). Da notare che al contrario dei precedenti monitoraggi stavolta la stima dell’Aifa cresce in attendibilità, perché il confronto non è più sul Fondo sanitario 2020 (come nei report precedenti), ma sul Fondo sanitario 2021 comunicato a fine settembre dal ministero della Salute. Si tratta ancora di una cifra provvisoria – come segnala la stessa Agenzia – ma ora i numeri risultano molto più raffinati.

E’ la prima volta da anni che la convenzionata mostra un disavanzo, anche se soltanto in alcune Regioni. E se è vero che le farmacie del territorio non hanno al momento di che temere, perché verranno chiamate a ripianare lo sfondamento soltanto se il “rosso” riguarderà la spesa nazionale, è altrettanto vero che dove la convenzionata sfora i farmacisti titolari non possono stare tranquilli: ricorrendo alla distribuzione diretta, ai generici o ad altre misure di contenimento, le Regioni in deficit cercheranno di tagliare la spesa per riportarla sotto controllo.

 

 

I segnali già ci sono: nei primi sei mesi la convenzionata mostra cali importanti nelle Regioni che in precedenza spendevano di più nel canale farmacia: in Lombardia, per esempio, la convenzionata valeva nel 2020 il 7,7% del Fondo sanitario nazionale, cioè rispettava il tetto del 7,96% ma dava alle farmacie tutto quello che c’era da dare; ora invece con il nuovo tetto la Regione sfonda di tre decimi di punto (7,35 anziché 7%). Stesso discorso per le altre sei Regioni che l’Aifa ha “marcato” in rosso nelle sue tabelle.