previdenza

Enpaf: nel 2021 sono 551 (+27%) le società tenute al contributo dello 0,5%

19 Maggio 2022

Sono aumentate in un anno di oltre il 27% le società di capitale, le società cooperative e le società di persone che detengono una o più farmacie private, sono partecipate in maggioranza da soci non farmacisti e per tale motivo devono versare all’Enpaf lo 0,5% del loro fatturato annuo, al netto dell’iva. E’ uno dei dati che arrivano dal bilancio consuntivo della cassa di previdenza, approvato a fine aprile dal consiglio di amministrazione.

Il contributo dello 0,5%, come si ricorderà, era stato istituito dalla Legge 205/2017 con l’obiettivo di prevenire che lo sviluppo delle catene del capitale privasse l’Enpaf di una parte delle sue entrate contributive, quelle dei farmacisti titolari che decidono di dismettere la loro farmacia. E dal primo anno di applicazione, la platea delle società tenute al versamento è costantemente aumentata: 368 nel 2018/2019 (164 delle quali di capitale), 479 nel 2019/2020 (260 di capitale), 551 nel 2020/2021 (347).

E’ ovviamente cresciuto in proporzione l’ammontare del contributo: il gettito accertato dall’Enpaf per il 2021 ammonta a poco meno di 4,4 milioni di euro, per il 2020 a 3,8 milioni e per il 2019 a 1,9 milioni. Le cifre effettivamente incassate però sono sempre state inferiori: delle 551 società interessate dal contributo nel 2021, hanno inviato l’autodichiarazione (come da normativa) in 432 e hanno versato in 392, per un totale di 3,2 milioni; nel 2020, su 479 società “censite” hanno presentato l’autodichiarazione in 406 e liquidato in 362, per un gettito effettivo poco superiore ai tre milioni; nel 2019, infine, su 368 società hanno inoltrato la dichiarazione in 300 e hanno versato in 257, totale 1,4 milioni.

Complessivamente, i crediti di cui beneficia l’Enpaf al 31 dicembre 2021 per contributi dello 0,50% non versati ammontano a 1,7 milioni di euro, al netto dei riaccertamenti e delle riscossioni sulle morosità concluse positivamente negli esercizi successivi.