Nuove norme all’orizzonte su mandati e rieleggibilità delle cariche esecutive degli Ordini delle professioni sanitarie. Il Consiglio dei ministri, infatti, ha approvato ieri il ddl delega che definisce gli indirizzi con cui il Governo aggiornerà l’impianto normativo riguardante funzionamento degli Ordini e responsabilità professionale. Il testo interviene su un ampio ventaglio di tematiche, che vanno dall’aggiornamento delle competenze alla formazione specialistica, dal contrasto delle carenze di personale sanitario alla revisione delle norme del Codice penale in materia di colpa grave.
Tra i temi oggetto di riscrittura anche le norme relative al funzionamento degli organismi ordinistici: all’articolo 6, infatti, il ddl impegna l’esecutivo a rivedere «la disciplina degli Ordini professionali di cui alla legge 3/2018» in modo da «adottare i necessari correttivi afferenti alle competenze e alla scadenza dei mandati degli organi» e introdurre «misure volte a valorizzare il ruolo degli Ordini professionali quali organi sussidiari dello Stato».
La 3/2028, come si ricorderà, è la legge sul riordino delle professioni sanitarie voluto dall’allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin: all’articolo 4, il testo stabilisce che presidenti, vicepresidenti, tesorieri e segretari di Ordini e Federazioni possono «essere rieletti nella stessa carica consecutivamente una sola volta».
In base a tali disposizioni, il ministro della Salute emanò nel marzo 2018 un decreto che disciplinava procedure elettorali e modalità di voto. Tuttavia sulla rieleggibilità (e sulla lettura delle norme della legge Lorenzin) si aprì un dibattito che costrinse il dicastero a intervenire ancora due anni dopo: con una nota del luglio 2020, la direzione generale Professioni sanitarie chiarì che il primo rinnovo successivo all’entrata in vigore della legge sarebbe stato il primo soggetto all’effetto della norma; di conseguenza, coloro che a quella data ricoprivano le cariche di presidente, vicepresidente, tesoriere e segretario avrebbero potuto partecipare alla tornata elettorale successiva ed essere legittimamente rieletti.
Ora il ddl delega promette una revisione delle norme in vigore, senza però fornire dettagli sugli indirizzi che verranno adottati. Il decreto legislativo risultante dovrà essere approvato dal Governo entro la fine del 2026.