Nel 2026 altri farmaci verranno spostati dal Pht alla distribuzione convenzionata com’è già stato fatto per gliptine e gliflozine. Ma l’obiettivo più ampio al quale si vuole mirare è quello di uniformare l’accesso al farmaco, superando l’attuale sistema che vede la coesistenza di «venti sistemi diversi di dpc». Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, aprendo i lavori della X Convention di Federfarma Servizi-Federfarma.co, da ieri in corso a Bari.
Nel suo intervento, Gemmato ha passato in rassegna i principali interventi adottati dal Governo o in via di definizione per la Sanità e l’assistenza farmaceutica: «L’anno prossimo il Fondo sanitario aumenterà di 7,3 miliardi» ha detto «e di questo incremento beneficerà anche la spesa farmaceutica che viene finanziata in quota parte. E abbiamo aumentato i tetti di spesa, dello 0,20% gli acquisti diretti e dello 0,05% la convenzionata, per trasferire altri farmaci dal Pht».
Le novità sono contenute nel ddl Bilancio che ha da poco iniziato l’iter di conversione alle Camere, e al cui interno è anche prevista la stabilizzazione della farmacia dei servizi. «La sperimentazione ha dimostrato che il modello è utile e dà risultati» ha continuato Gemmato «quindi verrà integrato nel Ssn con un finanziamento duraturo di 50 milioni di euro all’anno». Infine, ha concluso il sottosegretario, «continueremo a lavorare per tenere insieme la filiera, ossia produttori, distributori e farmacie, perché solo così si difende l’accesso al farmaco».
Soddisfatte delle rassicurazioni le cooperative della distribuzione rappresentate da Federfarma Servizi, che all’evento ha presentato il suo IV Rapporto nazionale: il comparto, dicono i numeri, genera un valore economico complessivo di 5,3 miliardi di euro e occupa circa 3.600 persone, di cui il 42% donne e il 27% under 35, confermando il contributo del settore alla crescita occupazionale e alla modernizzazione della filiera.
«La rete della distribuzione intermedia è oggi una componente vitale della sanità territoriale» ha dichiarato Antonello Mirone, presidente Federfarma Servizi «assicura accesso, prevenzione e continuità di cura. Il dialogo costante con il ministero della Salute ha rafforzato la collaborazione tra filiera e istituzioni, ponendo le basi per una sanità di prossimità sempre più efficiente e coesi».
Tra i risultati del 2024–2025 anche la gestione di 2,5 milioni di vaccini, 1,1 milioni di provette per screening oncologici e 156 milioni di dispositivi per il supporto a pazienti diabetici, a testimonianza di un ruolo che va ben oltre la logistica: la Distribuzione Intermedia è parte attiva dei programmi di prevenzione e salute pubblica.
«Ogni giorno le nostre aziende presidiano il territorio assicurando accesso ai medicinali, supporto alle farmacie e continuità al Ssn» ha continuato Mirone «il nostro impegno oggi è anche rendere sempre più visibile e riconosciuto il valore del nostro servizio». «Le cooperative della distribuzione» ha ricordato dal canto suo Vittorino Losio, presidente di Federfarma.co «costituiscono una rete che non divide ma fa funzionare tutta la filiera».