attualita

Idrossiclorochina, studio esclude benefici dall’uso preventivo contro covid

8 Luglio 2020

Dalla ricerca scientifica arriva una bocciatura per l’uso preventivo di idrossiclorochina contro covid-19. A impartirla, secondo quanto riferisce un articolo del Quotidien du Pharmacien, lo studio Epi-Phare condotto su un campione di 55mila pazienti da un gruppo di ricerca sostenuto dall’Agenzia francese per la sicurezza dei medicinali (Ansm, l’equivalente dell’Aifa) e dalla Cnam, la mutua sanitaria.

Le risultanze, riporta la rivista, sembrano dimostrare che «l’uso a lungo termine di antimalarici sintetici (Psa) sul rischio di insorgenza di ricovero, intubazione o morte legato a covid-19 non suggerisce un effetto preventivo». Al contrario, i dati raccolti evidenzierebbero «un eccesso di rischio di ricovero, intubazione e morte legato a Covid-19 tra i pazienti con Psa a lungo termine rispetto alla popolazione generale». Il rischio, tuttavia, potrebbe essere spiegato più dalle caratteristiche della patologia cronica di cui soffrivano i pazienti sottoposti a follow-up (nonché dal consumo di corticosteroidi orali) che «dall’esposizione al Psa stesso».

Gli autori, in ogni caso, specificano che «la natura osservativa dello studio non ci consente di concludere formalmente che non vi è alcun beneficio dagli antimalarici sintetici per la prevenzione di una forma grave di covid-19». Le loro conclusioni si aggiungono tuttavia al lungo elenco di studi clinici che sembrano escludere benefici dall’uso di idrossiclorochina nei trattamenti sui pazienti con covid-19.