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Controlli in erboristerie e profumerie. Sequestrati test per 10mila euro

9 Dicembre 2020

Ammonta a un valore di 10mila euro il materiale diagnostico sequestrato dai Carabinieri dei Nas nel corso di una campagna di ispezioni condotta nei giorni scorsi in 285 tra laboratori, punti prelievo e strutture che svolgono analisi cliniche. Le verifiche, riferisce una nota del Comando carabinieri per la tutela della salute, hanno fatto emergere anche «attività abusive ed esercizi estemporanei, come profumerie ed erboristerie, che detenevano illegalmente kit per l’analisi sierologica destinati alla vendita, nonostante l’uso soltanto professionale di tali prodotti».

Nell’ambito di tale lavoro investigativo, prosegue il comunicato, il Nas di Padova ha individuato un distributore di dispositivi medici diagnostici in vitro, gestito da un importatore cinese residente nell’alto vicentino. Il grossista, in sintesi, acquistava dispositivi medici di produzione cinese, destinati alla ricerca sierologica anticorpale del covid-19 e privi di autorizzazione all’uso autodiagnostico, per poi commercializzarli sul territorio italiano attraverso vari canali, compresi privati cittadini ed esercizi commerciali come semplici bar.

L’analisi della documentazione sequestrata all’importatore ha accertato la mancata corrispondenza dei requisiti tecnici comunicati dal fabbricante cinese con quelli della banca dati dei dispositivi medici del ministero della Salute e l’assenza del foglietto illustrativo con istruzioni in lingua italiana. I Nas hanno quindi disposto il sequestro amministrativo di 350 confezioni di diagnostici, mentre ulteriori accertamenti verificheranno se i prodotti sono stati distribuiti tramite altri canali commerciali.