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Speranza al Congresso Fimmg: la forza dei medici è la fiducia dei cittadini

10 Ottobre 2019

Il progetto della Fimmg sui “micro-team” – le mini-aggregazioni di mmg, infermieri e personale organizzativo con cui strutturare la medicina di famiglia – va nella giusta direzione, perché l’obiettivo dev’essere quello di investire «nella diagnostica di primo livello non solo per qualificare il lavoro dei generalisti ma anche per ridurre le liste d’attesa». Lo ha detto ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo all’apertura del 76° Congresso nazionale della Fimmg, in programma fino a sabato a Villasimius (Cagliari). «Dobbiamo proiettare la figura del medico di famiglia – che è oggettivamente essenziale, un pilastro del Ssn – dentro il tempo nuovo che ci propone alcune sfide significative. Penso all’evoluzione della piramide demografica, ai cambiamenti che ne conseguono sul piano epidemiologico, alle nuove tecnologie, ai nuovi farmaci. Io credo che in un lavoro di sinergia e ascolto, di confronto reciproco, ci possano essere le condizioni per disegnare il medico di medicina generale del futuro»

«Il vostro pilastro è la competenza» ha continuato Speranza riproponendo un concetto già espresso sabato scorso a Farmacistapiù, ma nei confronti dei titolari di farmacia «ma mi piace pensare che la forza più grande che avete è nella fiducia che i cittadini rivestono nei vostri confronti. Questa vostra funzione sociale, e penso all’importanza di un medico di famiglia in un piccolo Paese, è difficile da spiegare in una tabella, ma è un valore fondamentale e vorrei che tutti l’assumessimo come guida».

Il Ministro ha anche parlato di ricorse e patto per la Salute: «Abbiamo riavviato il dialogo con le Regioni e vogliamo arrivare a chiudere l’accordo» ha detto «puntiamo inoltre a confermare i 2 miliardi in più per il Fondo sanitario dell’anno prossimo, che mi sembra l’obiettivo fondamentale». E in quest’ottica, ha aggiunto, uno dei primi atti da ministro è stato quello di abolire la clausola di salvaguardia con cui il Mef vincolava l’incremento del Fondo al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica (ossia la crescita del Pil): «Dobbiamo far capire che è cambiata la stagione» ha concluso Speranza «e sono cambiate le esigenze».