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Tamponi, 30 mln ai mmg. E Sisac accellera sulla diagnostica negli studi

28 Ottobre 2020

Arrivano 30 milioni di euro per remunerare i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta che effettuano i tamponi antigenici rapidi nei loro studi o in altre sedi fornite degli opportuni requisiti. A stanziarli il dpcm “Ristoro” approvato ieri dal Consiglio dei ministri, che dà via libera agli aiuti per le categorie colpite dall’emergenza covid. Il finanziamento, si legge nella bozza del decreto anticipata da Quotidiano Sanità, attingerà alle risorse «del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato (ossia il Fondo sanitario 2020, ndr)» e coprirà l’erogazione di due milioni di tamponi da qui alla fine dell’anno: i kit saranno forniti dal Commissario per l’emergenza covid, Domenico Arcuri, mentre mmg e pediatri riceveranno un compenso di 18 euro se i prelievi saranno effettuati nello studio del medico oppure 12 euro se organizzati in altro luogo (la differenza è legata alla maggiore o minore «complessità organizzativa»).

Generalisti e pediatri, inoltre, renderanno immediatamente disponibili alle Asl competenti gli esisti dei test, tramite Fse o altra struttura digitale. Il referto elettronico comprenderà «i dati di contatto le ulteriori informazioni che attualmente vengono raccolte dalla piattaforma per la sorveglianza epidemiologica dell’Istituto superiore di sanità». Sarà invece l’Asl a trasmettere i casi di positività acquisiti da mmg e pls alle Regioni e alle Province autonome, che a loro volta li invieranno alla medesima piattaforma.

Resta al momento imprecisato, tuttavia, il numero dei medici di famiglia che aderirà alla campagna. Ieri, infatti, soltanto la Fimmg ha firmato la convenzione-stralcio che inserisce i tamponi antigenici rapidi tra i compiti contrattuali dei medici di famiglia. La rappresentatività maggioritaria della sigla (che raccoglie il 63% delle deleghe sindacali dei mmg) rende comunque valida l’intesa, ma pesa la rottura di Snami, Smi e Intesa sindacale. Le quali, ieri, hanno ribadito tutte le perplessità espresse nei giorni scorsi e hanno ripetuto che la partecipazione dei medici deve rimanere volontaria.

L’accordo firmato ieri, dal canto suo, promette di accelerare lo stanziamento per la diagnostica di primo livello negli studi dei mmg, secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2020 (che ha stanziato allo scopo 235 milioni di euro). Toccherà anche in questo caso al commissario Arcuri provvedere all’acquisto delle apparecchiature (ecg, holter, spirometro, telemedicina) e girarle alle Regioni che a loro volta le consegneranno ai medici. Avranno la priorità Case della salute, medicine di gruppo e altre forme associative le cui sedi garantiscono ai pazienti un accesso sicuro.