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Ue, ritardi Pfizer in recupero. Zampa (Salute): aumentare i centri vaccinali

22 Gennaio 2021

I ritardi nelle consegne del vaccino Comirnaty accumulati questa settimana da Pfizer saranno assorbiti in tutti gli Stati Ue entro la metà di febbraio, ma già dalla prossima le forniture torneranno ai livelli programmati. Lo ha detto ieri un portavoce della Commissione europea sulla base di una comunicazione inviata dall’azienda produttrice in vista dell’incontro organizzato ieri tra i capi di stato dei 27 per discutere proprio delle consegne di Pfizer.

Intanto in Italia le Regioni continuano ad aggiornare le proprie tabelle di marcia. In Toscana, riferisce la Regione, la somministrazione della dose uno è stata sospesa fino a nuovo ordine a causa delle carenze, anche se una nuova fornitura è attesa per il 25 gennaio. «Garantiamo la seconda dose a chi è stato vaccinato finora con la prima» spiega Carlo Tomassini, direttore del dipartimento Sanità». Fanno eccezione soltanto il personale dei servizi di emergenza-urgenza e i volontari dei pronto soccorso, che continueranno a essere chiamati per la prima dose.

Scelte diverse in Calabria, che resta in fondo alla classifica delle Regioni italiane per numero di somministrazioni: il piano, riferisce un lancio di agenzia dell’Ansa, proseguirà secondo il piano originario: «Il fatto di essere riusciti a tenere qualche fiala in più» ha detto il presidente, Nino Spirlì «ci sta tornando anche utile: al momento, la quota di dosi inoculate rispetto a quelle consegnate è poco sopra il 50%, questo consentirà di procedere alle somministrazioni già programmate». E’ attesa per la prossima settimana un’ulteriore consegna che dovrebbe garantire i richiami per le categorie vaccinate nella prima fase.

Tutto come da programma, invece, in Liguria, dove la Regione stima di iniziare la vaccinazione degli over 80 dalla terza settimana di febbraio e intanto prosegue quella dei 12mila degenti in Rsa. Agli ultra80enni, ha detto in particolare il presidente della Regione, Giovanni Toti, «dovrà essere somministrato con ogni probabilità il vaccino Pfizer o Moderna, perché non è ancora chiaro se l’AstraZeneca sarà autorizzato per gli over 65». Quanto ai ritardi di Pfizer, prosegue Toti, «in Liguria non abbiamo alcun problema sulle seconde dosi grazie a una programmazione perfetta delle somministrazioni. Se però dovessero proseguire i rinvii, la cosa diventerebbe assai preoccupante».

Preoccupazione invece in Campania: «Abbiamo ricevuto nella serata di ieri la comunicazione che la fornitura prevista per il 25 gennaio è stata dimezzata» ha detto ieri il presidente della Regione Vincenzo De Luca «non si capisce in base a quale criterio. Già i ritardi dei giorni scorsi hanno prodotto un forte rallentamento delle vaccinazioni. Questo ulteriore taglio rischia di bloccare del tutto le somministrazioni, quando invece è indispensabile garantire il completamento dei richiami». Non ci saranno contraccolpi, invece, in Sicilia, dove – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza – le somministrazioni hanno rispettato «le linee guida del ministero della Salute e del commissario nazionale».

Rassicurazioni, infine, dalla sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa. «Garantire il richiamo è la nostra priorità assoluta» ha detto «ci sono quasi un milione e trecentomila persone che hanno avuto la prima dose e non possiamo sgarrare». Giusto poi che Pfizer sia chiamata a rispondere dei ritardi, anche perché quando le forniture torneranno regolari «dovremo correre come pazzi per recuperare il tempo perduto. Penso che dovranno aumentare i luoghi di vaccinazione, ma anche gli orari di somministrazione. Non dico vaccinare 24 ore su 24, ma almeno 16 o meglio 18 ore al giorno. Ne parleremo con le Regioni».