estero

Germania, sulla fusione Alliance-Gehe farmacie consultate dalla Ue

14 Luglio 2020

Cala la lente della Commissione europea sulla joint venture annunciata a dicembre da Alliance Healthcare Germany (gruppo Walgreens Boots Alliance) e Gehe Pharma Handel (gruppo McKesson) per unire le due aziende in un nuovo polo della distribuzione intermedia tedesca. L’intesa prevede che il nuovo soggetto sia controllato al 70% da Wba e per la quota restante dall’asltra multinazionale americana, ma perché l’operazione possa effettivamente partire serve prima il nulla osta di Bruxelles, cui spetta la vigilanza ai fini antitrust.

Per assicurarsi che dall’eventuale fusione non scaturiscano distorsioni della concorrenza, la Commissione Ue passerà al setaccio quote di mercato dei gruppi coinvolti, bilanci, fatturati, utili e molto altro ancora. Ma, riferisce in un articolo la rivista tedesca Daz.online, avrebbe anche iniziato a contattare via mail alcune delle farmacie clienti di Alliance e Gehe per raccogliere informazioni sulla fusione e sui suoi effetti.

La procedura, spiega la rivista tedesca, è pienamente legittima ed è prevista dal Regolamento europeo sulle concentrazioni. La Commissione Ue, tuttavia, avrebbe chiesto alle farmacie contattate di compilare un questionario online e riconsegnarlo entro una settimana, una tempistica che avrebbe irritato diversi farmacisti tedeschi. Per Bruxelles, tuttavia, il sondaggio è determinante e serve ad avere un’idea di ciò che pensano gli operatori di mercato dell’eventuale fusione. Di tali umori l’Ue terrà conto nel parere finale e a tal fine Daz.online ricorda che il Regolamento non consente si risponda al questionario fornendo «informazioni errate o fuorvianti».