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Francia: nel 2018 compensi delle farmacie su grazie al margine, non all’onorario

11 Giugno 2019

Arrivano dalla Francia nuovi inviti a soppesare con estrema cautela l’eventuale passaggio a un sistema di remunerazione misto che carica sulla quota fissa gran parte della retribuzione dei titolari. A lanciarli i dati diffusi nei giorni scorsi dall’Observatoire du suivi de la rémunération, il gruppo di lavoro cui spetta monitorare gli effetti della riforma che, dall’inizio del 2018, sta gradualmente spostando la retribuzione dei farmacisti dal margine all’onorario professionale: nel 2018, dicono le analisi, i compensi percepiti dalle farmacie francesi sul farmaco rimborsato (margine più onorario professionale) hanno raggiunto i 5,18 miliardi di euro; rispetto al 2017 significa un incremento dell’1,1%, che in soldoni significa 56 milioni di euro. Non è una cifra per cui vale la pena di festeggiare, ma per i fautori della riforma è la dimostrazione che la rotta è quella giusta.

Non tutti però concordano: come spiega un articolo del Quotidien du pharmacien, la retribuzione delle farmacie francesi sul rimborsato cresce sì sul 2017, ma cala se il confronto è con l’anno precedente ancora, il 2016, quando le farmacie hanno messo in tasca l’1,5% in più rispetto al 2018. Il dato arriva dalla Fspf (Fédération des syndicats pharmaceutiques de France), che al contrario dell’Uspo (Union des syndicats de pharmaciens d’officine) due anni fa non ha firmato la riforma della remunerazione. E ora chiede di ridiscutere l’intero impianto quando si dovrà rinegoziare la riforma, nel 2021.

Ma queste sono polemiche politiche. Quello che invece dovrebbe far riflettere i farmacisti titolari italiani sono le cifre messe sul tavolo dall’Osservatorio: se nel 2018 i compensi delle farmacie sul rimborsato crescono rispetto all’anno precedente, dicono le analisi, è grazie all’incremento delle entrate che arrivano dalla quota percentuale, ossia dal margine: 82 milioni in più sul 2017, 73 dei quali dai farmaci allopatici e il resto dagli omeopatici (che in Francia sono coperti al 30%). Calano invece i compensi derivanti dall’onorario sulla confezione (-24 milioni circa sul 2017) e quelli sulle ricette complesse (stupefacenti, per esempio: -1 milione di euro). E questo, per la riforma francese della remunerazione, è un paradosso eclatante: il margine, che le farmacie transalpine stanno abbandonando con il passaggio al sistema misto, tiene su i redditi dei titolari dall’erosione degli onorari professionali (che invece avrebbero dovuto salvarli).