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Uk, nelle farmacie Boots “panic room” per le vittime di violenza familiare

29 Maggio 2020

In Inghilterra le restrizioni del lockdown cominceranno ad allentarsi soltanto dalla prossima settimana e dunque i casi di violenza domestica da forzata convivenza rimangono un forte problema sociale. Cerca di dare una risposta l’iniziativa lanciata nei giorni scorsi da Boots, la catena di Wba che conta oltre 2.400 farmacie in tutto il Paese. Nell’ambito della campagna “Uk says no more” (il Regno Unito dice basta) sostenuta dall’associazione Hestia, le farmacie del gruppo mettono a disposizione di chiunque abbia bisogno di aiuto una “panic room” all’interno del proprio punto vendita. La donna o l’uomo che a casa deve convivere con un familiare violento può entrare in qualsiasi momento in un esercizio Boots e chiedere con discrezione al personale di poter utilizzare la saletta per i consulti della farmacia. Qui troverà un po’ di tranquillità, un telefono per un’eventuale chiamata ai servizi sociali e, nel caso, ricevere assistenza e consigli dal personale in servizio.

Stessi problemi in Cile, dove l’epidemia di covid è esplosa soltanto nei giorni scorsi e nel primo fine settimana di quarantena le chiamate al numero anti-violenza del ministero dell’Uguaglianza di genere sono cresciute del 70%. Le farmacie Ahumada di Wba, così, hanno aderito alla campagna #Mascarilla19 (Mascherina 19): chi è vittima di violenza domestica non deve fare altro che entrare in farmacia e chiedere una mascherina 19: il farmacista risponderà di esserne sprovvisto e chiederà il numero di telefono per avvisare quando torneranno disponibili, quindi informerà i servizi sociali perché contattino la donna e la assistano. «Riteniamo che il nostro ruolo vada ben oltre la dispensazione di farmaci e prodotti» afferma María Eugenia Errazuriz, responsabile risorse umane di Farmacias Ahumada «significa molto per noi essere un vero supporto per le donne che subiscono violenza domestica».