attualita

Anche l’accoppiata Mps-Axa si butta nel mercato dei servizi sanitari

18 Settembre 2019

Prende piede la moda di fare delle banche una farmacia dei servizi, con i servizi –autodiagnosi e autoanalisi – ma senza la farmacia né il farmacista. La prima a lanciare l’idea, nell’autunno dell’anno scorso, era stata Bnp-Paribas Cardif, il ramo assicurativo del gruppo bancario Bnl-Bnp Paribas. Ora si butta nella stessa scia anche un’altra accoppiata banca-assicurazione, Mps e Axa: in tre sedi del gruppo Montepaschi (a Milano, Padova e Bari), la compagnia assicurativa ha installato altrettante cabine dove i clienti possono sottoporsi a 14 esami diagnostici – pressione, esame della vista e dell’udito eccetera – guidati a distanza in teleconsulto da un medico abilitato. E i risultati possono essere condivisi con il proprio medico di fiducia per eventuali approfondimenti.

Avviata a giugno, l’iniziativa avrebbe raccolto velocemente estesi consensi, con circa 500 check-up effettuati nei primi giorni. E Axa ha già in programma di estendere a breve l’offerta con nuove prestazioni: il videoconsulto specialistico (pediatra, cardiologo, ginecologo, ortopedico) e nuovi servizi di assistenza come l’accompagnatore alle visite e alle terapie mediche. Il gruppo assicurativo francese, d’altronde, è già ben posizionato sul mercato della sanità integrativa con Assistenza 360, la polizza per famiglie che offre teleconsulto medico 24 ore su 24, invio della ricetta in farmacia e recapito dei medicinali a domicilio. E se necessario, anche l’assistenza infermieristica o fisioterapica al domicilio.

Nell’ottobre scorso, come detto, era stato il gruppo Bnl-Bnp Paribas ad annunciare un’iniziativa similare in dieci filiali distribuite nel Paese: un Healthy corner, corner della salute, dove i clienti possono sottoporsi, gratuitamente e in autoanalisi, ad alcune prestazioni di primo livello come misurazione della pressione, esame impedenziometrico ed elettrocardiogramma a distanza (telemedicina). Il tutto grazie ad app e dispositivi messi a disposizione dalla startup ligure D-Hearth: la persona che vuole sottoporsi ad autoanalisi non deve far altro che avviare l’app e seguire le istruzioni, che gli spiegheranno come applicare gli elettrodi per un elettrocardiogramma a distanza oppure come indossare bracciale e misuratore della pressione. Una volta ottenuto il referto, il sistema chiede se si vogliono inviare i risultati al medico curante oppure tenerseli per sé.