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Gliptine, Toscana conferma ricorso al Tar e aggiunge nuovi motivi

6 Novembre 2024

Sul suo ricorso al Tar Lazio contro la determina Aifa che riclassifica le gliptine da Pht a classe A la Regione Toscana non demorde e anzi rilancia. Lo rivela la notifica con cui nei giorni scorsi gli avvocati dell’amministrazione regionale hanno aggiunto nuovi motivi all’impugnazione presentata lo scorso luglio per chiedere l’annullamento della disposizione. All’origine di questo secondo intervento, alcune comunicazioni del ministero della Salute di cui la Regione Toscana è venuta a conoscenza in risposta a un’istanza di accesso agli atti formulata con il ricorso originario.

In particolare, gli avvocati citano una lettera del dicastero del 12 settembre scorso, che fissa alla settimana successiva la riunione di insediamento del Tavolo tecnico istituito dalla Legge di bilancio 2024 per valutare i farmaci da riclassificare da diretta-Pht a convenzionata. «Da questo» si legge nella notifica, «si ricava quindi con certezza che al 3 maggio 2024, data di adozione della Determina Aifa (che ha riclassificato in classe A le gliptine, ndr), il Tavolo tecnico non era ancora insediato e non può aver adottato gli indirizzi richiamati nella stessa determina». Se una riunione c’è stata, continua la Regione Toscana, ha avuto natura informale «e, in ogni caso, il mancato insediamento del Tavolo tecnico all’epoca dell’adozione della determina Aifa non può che confermare l’illegittimità del provvedimento impugnato».

«Gli indirizzi richiamati nel provvedimento impugnato» continua la memoria «sono quindi pacificamente invalidi e non possono che risultare giuridicamente inesistenti nulli o comunque illegittimi, viziando costantemente tutte la successiva sequenza procedimentale fino al provvedimento conclusivo impugnato, recante la riclassificazione delle gliptine».

Come si ricorderà, nel ricorso presentato a luglio la Regione Toscana aveva impugnato il provvedimento di riclassificazione perché alla riunione del Tavolo tecnico citata dalla determina le Regioni non erano state convocate, come invece avrebbe dovuto essere in base alle disposizioni della Legge di bilancio. La loro presenza, invece, «avrebbe consentito alle stesse Regioni di portare all’attenzione dell’Agenzia e degli altri enti coinvolti le problematiche che sarebbero state generate dalle scelte effettuate, e in particolare il rilevante impatto (della riclassificazione delle gliptine, ndr) sui bilanci elle stesse, proponendo eventualmente altre soluzioni praticabili».

Infine, la Regione contesta anche gli obiettivi della riclassificazione: «La scelta di Aifa di riclassificare le gliptine sulla base degli indirizzi del Tavolo tecnico» scrive ancora la Toscana «non ha apportato alcun miglioramento in termini di distribuzione dei corrispondenti farmaci, in Regione Toscana così come nelle altre Regioni», perché tali farmaci erano in molti casi già distribuiti dalle farmacie attraverso la dpc.