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Governo Conte 2: a sorpresa Speranza (Leu) nuovo ministro della Salute

5 Settembre 2019

Nato a Potenza quarant’anni fa, deputato da due legislature prima nel Pd quindi in Mdp e infine Leu (di cui è segretario nazionale). E’ il curriculum in forma ristretta di Roberto Speranza, il nuovo ministro della Salute nel governo Conte 2 che oggi dovrebbe giurare davanti al Capo dello Stato. Una nomina ancora tutta da decifrare, perché spuntata a sorpresa soltanto nella tarda mattinata di ieri, dopo che da giorni osservatori e addetti ai lavori davano per scontata la riconferma al dicastero di Giulia Grillo. E perché nel curriculum di Speranza – anche a cercare con il lanternino – non si rinvengono esperienze pregresse nella Sanità o nella Farmacia. Conferme in tal senso arrivano dai farmacisti lucani che più spesso lo hanno frequentato, e che oggi ricordano soprattutto il suo rapporto con Pier Luigi Bersani: alle primarie Pd del novembre-dicembre 2012, quando l’allora segretario dei dem si scontrò con Matteo Renzi per la premiership del centrosinistra, Speranza era uno dei tre “under 40” che Bersani scelse per coordinare il proprio comitato elettorale. E quando, nel febbraio 2017, lo stesso Bersani lascia il Pd per fondare Articolo 1-Mdp, Speranza è tra i primi a seguirlo, così come farà nel 2018 quando Mdp confluirà in Leu (Liberi e uguali).

Del tutto digiuno di Sanità, a dire il vero, il segretario nazionale di Leu non è. Una veloce ricerca sul sito OpenPolis, infatti, rivela che Speranza è il primo firmatario di una proposta di legge (ancora da discutere) sul finanziamento del Ssn: presentato nel marzo 2018, il testo propone l’abolizione totale del cosiddetto superticket e il ripristino dei livelli di finanziamento del Servizio sanitario sanciti dall’intesa Stato-Regioni del 2016, poi ridotti negli anni successivi. Anche se non tratta di Sanità, poi, merita di essere citato anche un altro progetto di legge che ha Roberto Speranza tra i firmatari: si tratta della proposta depositata alla Camera il 3 luglio 2018, che impartisce un giro di vite alla liberalizzazione del Governo Monti in materia di orari del commercio.

«Rivolgiamo al nuovo ministro della Salute un sincero augurio di buon lavoro» è il commento di Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. «Un augurio particolare va poi al nuovo ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, con la quale abbiamo collaborato intensamente quando era prefetto di Milano e con cui firmammo l’ultimo aggiornamento del protocollo per la sicurezza in farmacia».

Auguri di buon lavoro al nuovo ministro della Salute sono giunti anche da Adf (l’Associazione dei distributori farmaceutici) e dalla Fofi: «La Federazione degli ordini» si legge in particolare nella nota firmata dal presidente Andrea Mandelli «offre fin d’ora la massima collaborazione e impegno a sostenere il processo di ammodernamento della governance sanitaria necessario per garantire i valori di universalità, solidarietà ed equità, che sono anche le cifre distintive della nostra democrazia». «Faccio un grande in bocca al lupo al Presidente Conte e al nuovo ministro della Salute, Roberto Speranza» ha scritto ieri Giulia Grillo sul proprio profilo Facebook «sicura che agiranno per il bene dell’Italia, e per tutelare il nostro prezioso Servizio sanitario nazionale, la più grande infrastruttura del nostro Paese».